Tra un po’ delle auto non si salverà più nulla. Dopo lo scandalo degli airbag Takata in cui il gas propellente si deteriora e il dispositivo di sicurezza scoppia quando non deve, e la truffa della Volkswagen (e i trucchetti di altre case automobilistiche) per superare i test antinquinamento dei propri motori diesel, ora arriva la notizia di un importante produttore di pneumatici che avrebbe truccato per anni i test di qualità dei suoi prodotti.
Dell’ennesimo scandalo nel settore dell’automotive dà notizia il sito sportellodeidiritti.it. L’azienda nell’occhio del ciclone è la Nokian Tyres, produttore finlandese di pneumatici per automobili, autobus e camion destinati soprattutto alle zone con situazioni di guida difficili per la presenza di neve, ghiaccio e foreste. La produzione avviene nelle fabbriche di Nokia in Finlandia e Vsevolozhsk in Russia, ma l’azienda conta anche su fornitori esterni. I principali mercati di vendita sono il nord e l’est Europa (Svezia, Norvegia, Germania, Russia, Ucraina) e gli Stati Uniti d’America.
PNEUMATICI REALIZZATI AD HOC PER I TEST
L’azienda finlandese, che negli anni ha fatto incetta di premi, ha dovuto ammettere di aver truccato i test di pneumatici e gomme, fornendo alla stampa specializzata dei modelli da testare appositamente modificati per affrontare al meglio le prove. A rendere pubblica la truffa è stato il quotidiano economico finlandese Kauppalehti, secondo cui la Nokian Tyres, fin dal 2005, avrebbe tenuto questo comportamento fraudolento. A testimoniarlo, sempre secondo il quotidiano, ci sarebbero alcune email interne attraverso le quali si capirebbe come la Nokian Tyres avrebbe prodotto stampi ad hoc per i test, a volte anche in tempi molto brevi. Il che fa pensare, tra l’altro, al coinvolgimento di molte persone.
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A RIMETTERCI SEMPRE I CONSUMATORI
Nonostante lo Sportello dei diritti ponga anche qualche cautela nel valutare la vicenda (“gli stampi sono molto costosi perché vengano realizzati appositamente per un test. Inoltre, sarebbero necessari diversi stampi per esaltare le diverse caratteristiche richieste da ogni test. Ed infine, i magazine spesso non testano solo i treni forniti dai produttori, ma acquistano a campione delle gomme al dettaglio, in modo da prevenire comportamenti fraudolenti”), ciò che rimane è l’impressione che non ci si possa più fidare di test di laboratorio, che appaiono sempre più piegati alle esigenze di business delle aziende. E a rimetterci, ovviamente, sono sempre le tasche e la sicurezza dei consumatori.