Ogm, Washington contro le Big food: ostacolano le etichette trasparenti

Undici milioni di dollari per contrastare l’indicazione in etichetta di ingredienti Ogm. Tanto hanno investito le grandi multinazionali del cibo per evitare che negli Stati Uniti divenga obbligatorio indicare in etichetta la presenza di materie prime geneticamente modificate. Una somma cospicua tanto che lo Stato di Washington ha intentato un’azione legale contro l’associazione che raggruppa le multinazionali del biotech – la Grocery Manufacturers Association (Gma) – accusate di aver procurato un danno ingente allo Stato con il loro comportamento.

Segreto sulle donazioni per difendere la reputazione

Se le Big food hanno investito milioni di dollari per mantenere il segreto, l’associazione – sostengono gli avvocati dello stato di Washington – avrebbe fatto di tutto per mantenere l’anonimato dei “donatori” a tutela dei marchi che altrimenti avrebbero scontato un prezzo troppo alto in termini reputazionali. Mentre va avanti l’azione legale, la Gma continua a difendere la sua posizione fortemente critica nei confronti dell’etichettatura obbligatoria degli ingredienti Ogm.