Vittima di estorsione, costretto ad assumere personale malavitoso nella propria attività, ma anche protagonista di un rapporto di scambio con il boss Michele Parisi, fratello del noto boss Savino Parisi, detto “Savinuccio”. Nel corso dell’operazione “Clean Up” i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone (5 in carcere e 6 ai domiciliari) . Tra queste anche Francesco Serra, titolare del caseificio Sette Colli di Gioia del Colle (Bari) finito ai domiciliari.
L’imprenditore, secondo gli inquirenti, spesso si avvaleva della forza intimidatrice di Michele Parisi per risolvere questioni di carattere personale e imprenditoriale. L’intreccio di interessi ha così permesso al titolare del caseficio di utilizzare la forza intimidatrice del boss per imporre, con violenza o minacce, l’obbligo ad altre aziende operanti nel settore caseario, di praticare prezzi più alti rispetto ai propri con lo scopo di minare le più elementari regole del la concorrenza e del mercato, nonché a Michele Parisi di venire fittiziamente assunto alle dipendenze del Caseificio di proprietà di Serra.
L’operazione ha portato al sequestro di beni per 56 milioni di euro e ha fatto emergere chiaramente come il gruppo criminale del boss Parisi fosse dedito a una molteplicità di attività illecite tra le quali spiccava quella estorsiva, anche con l’uso di armi, anche in danno di imprenditori locali operanti nel settore dell’edilizia