Il biologico vale o no quanto promette?
Su questo argomento si sono spesi chilometri di piombo: articoli che giurano sulle proprietà nutrizionali dei cibi organici e altri che li negano. Tutti, in genere, sottovalutano che il biologico ha una sua importanza non solo per ciò che contiene ma per ciò che non contiene e che non impiega in produzione: pesticidi e altre sostanze chimiche pericolose, tanto per il consumatore che per l’ambiente.
Tant’è che le polemiche sui valori nutrizionali del bio proseguono. E allora vale la pena citare l’ultimo studio affidabile in materia, sovvenzionato dalla Commissione Europea e realizzato dalla Università di Newcastle, in Inghilterra, da un pool internazionale di scienziati.
I risultati sono netti e difficili da contestare: latte e carne biologici hanno il 50% di acidi grassi omega 3 in più dei corrispondenti cibi convenzionali.
Difficile, per gli scienziati, dire se tali differenze sono suscettibili di tradursi in una migliore salute nelle persone che mangiano carne e bevono latte biologico, ma il dato di fondo è chiaro e, per i ricercatori, facile da spiegare.
I livelli più elevati di omega-3, questa la spiegazione, derivano dalle condizioni e dall’alimentazione degli animali bio che trascorrono del tempo fuori dagli allevamenti e pascolano su erba, di gran lunga più ricca di grassi polinsaturi rispetto al grano.
La ricerca è frutto di una metanalisi, ossia della revisione dei lavori fatti su latte biologico e convenzionale (196 quelli esaminati) e per quanto riguarda la carne di tutti quelli trovati (67).