Diverse compagnie aeree che operano voli nelle zone più colpite dal virus Zika in America Latina stanno proponendo ai loro passeggeri di annullare o posticipare i loro viaggi, specialmente se si tratta di donne incinte, a causa del rischio che la malattia provochi malformazioni fetali. La compagnia aerea dell’America latina Latam ha previsto il rimborso o lo spostamento di data delle prenotazioni sui voli verso Brasile, Colombia, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Paraguay, Venezuela, Ecuador, Bolivia e altre destinazioni.
Anche British Aiways, American Airlines e United Airlines hanno adottato misure equivalenti, specialmente per i loro voli a destinazione del Brasile, la Colombia e il Messico.
“Propagazione esplosiva”
A ipotizzare la pandemia il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, ha convocato un Comitato di emergenza Internazionale sulla diffusione del virus, dopo aver osservato l’aumento dei disturbi neurologici e delle malformazioni neonatali e aver definito la sua propagazione “esplosiva”.
Il Comitato si riunirà lunedì 1 febbraio a Ginevra, proprio per valutare se considerare la sua diffusione un’emergenza per la sanità pubblica di tutto il mondo.
Da quando si è manifestato con il primo caso, a maggio 2015 in Brasile, il virus si è diffuso in altri 22 paesi e territori della regione. E i casi cominciano a manifestarsi anche in Europa, l’ultimo quello registrato in Austria su un turista di ritorno dal Brasile. Nelle prossime settimane, l’Oms convocherà esperti per colmare le lacune delle conoscenze scientifiche sul virus e dei suoi potenziali effetti sui feti, sui bambini e sugli adulti. La priorità, come chiedono gli scienziati di mezzo mondo, verrà data allo sviluppo di vaccini e nuovi strumenti per controllare le popolazioni di zanzare, oltre a migliorare i test diagnostici.