Il virus Zyca, quello portato dalla zanzara Aedes aegypti ora minaccia di diventare ufficialmente un’emergenza di portata internazionale. Dopo che due scienziati statunitensi, Daniel Lucey e Lawrence Gostin, l’avevano associato sul Journal of the American Medical Association all’Ebola, ora interviene l’Oms. A ipotizzare la pamndemia il direttore generale, Margaret Chan, ha convocato un Comitato di Emergenza Internazionale sulla diffusione del virus, dopo aver osservato l’aumento dei disturbi neurologici e delle malformazioni neonatali e aver definito la sua propagazione “esplosiva”.
Il Comitato si riunirà lunedì 1 febbraio a Ginevra, proprio per valutare se considerare la sua diffusione un’emergenza per la sanità pubblica di tutto il mondo.
Da quando si è manifestato con il primo caso, a maggio 2015 in Brasile, il virus si è diffuso in altri 22 paesi e territori della regione. E i casi cominciano a manifestarsi anche in Europa, l’ultimo quello registrato in Austria su un turista di ritorno dal Brasile.
Nelle prossime settimane, l’Oms convocherà esperti per colmare le lacune delle conoscenze scientifiche sul virus e dei suoi potenziali effetti sui feti, sui bambini e sugli adulti. La priorità, come chiedono gli scienziati di mezzo mondo, verrà data allo sviluppo di vaccini e nuovi strumenti per controllare le popolazioni di zanzare, oltre a migliorare i test diagnostici.
“Il virus si sta diffondendo per tutto il mondo – ha dichiarato Marcos Espinal, dell’Oms – non dobbiamo aspettare ad agire”. E ha aggiunto: “Dobbiamo tenere sotto controllo i vettori nei paesi colpiti, dove né le zanzare né la popolazione era mai stata esposta a questo virus e per questo ha una bassa immunità”.
Nel frattempo i governi Sudamericani provano a tenere sotto controllo il virus. Anche sollecitando i produttori di repellenti ad abbassare i prezzi. È questo, per esempio, l’accordo raggiunto dal governo argentino (dove sono stati registrati già 24 casi confermati) con il principale produttore di repellenti antizanzara che si è detto disponibile a una riduzione di prezzi del 25%.