Manca ancora qualche giorno, ma molti bambini sono già pronti. Carnevale, ufficialmente inizierà il 4 febbraio con il giovedì grasso, per trovare il clou domenica 7 febbraio e terminare il 9 febbraio con il martedì grasso.
Ma le deliziose mascherine già circolano per le nostre città, con i loro vestiti fantasiosi, i trucchi, i coriandoli e qualche bomboletta spray per le battaglie di strada, si spera senza pericoli (se non per gli indumenti da lavare una volta a casa).
Eppure non è detto che la festa più amata dai nostri ragazzi non nasconda qualche pericolo. Vediamo quali sono da considerare e come possono essere evitati.
Attenti ai… trucchi
O meglio, quasi ogni trucco. Se è vero che colorare la faccia, il contorno occhi di un bambino una volta l’anno non rappresenta generalmente un grande pericolo, è per lo meno utile controllare che il cosmetico che stiamo utilizzando non contenga sostanze troppo irritanti che anche con un singolo uso potrebbero sensibilizzare la pelle del bambino.
Tra le peggiori, da evitare con cura, i cessori di formaldeide, i siliconi, i petrolati e tutti i derivati degli oli minerali che come i siliconi ottengono l’effetto di emollienza rompendo e macerando il primo strato della pelle, il corneo.
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Al loro posto – ed è sinonimo di qualità – ci sono ottime sostanze grasse, come le vaselline vegetali, i fitosteroli, derivati dallo zucchero, i ceramidi, oppure ancora il burro di karité, la cera alba.
Scherzi… da adulti
Nonostante parecchie amministrazioni comunali abbiano detto stop alla guerriglia urbana dei ragazzini “armati” di bombolette di schiume spray, non c’è dubbio che in molti daranno vita a queste battaglie di strada. Con più di un rischio.
A Verona, per esempio, nel 2006 120 giovani, quasi tutti minorenni, dovettero ricorrere alle cure dei medici per forti dolori agli occhi, bruciori e difficoltà visive.
Nel 2008 a Firenze ci furono 14 casi di ragazzini con abrasioni corneali e cheratopatia puntata con prognosi 3-5 giorni provocate dalla schiuma spray spruzzata a Carnevale. La causa: “Presenza di sostanze irritanti per gli occhi e per la pelle – chiarirono i Nas – incompatibile con l’uso prevedibile che i consumatori, in questo caso bambini, fanno del prodotto stesso”.
A destare la preoccupazione dei consumatori non ci sono però solo le schiume di Carnevale. Tra coriandoli e stelle filanti spray, chi è in cerca di scherzi da spruzzare durante le feste che precedono il Martedì grasso non ha che l’imbarazzo della scelta.
Come scegliere
In teoria le schiume spray e altri prodotti simili venduti in recipienti sotto pressione possono essere certificate CE solo se hanno superato i test che dimostrano che, spruzzati negli occhi (uso prevedibile come giocattolo), non risultano irritanti. In caso contrario, l’articolo non può essere immesso sul mercato come giocattolo, e non deve presentare illustrazioni ingannevoli tali da attrarre impropriamente i bambini. L’etichetta deve anche indicare chiaramente l’uso e contenere l’avvertenza di non indirizzare il getto sulla persona dato il rischio di danni oculari.
Per questi pericoli, come per quelli legati alle maschere, il ministero della Salute ha pubblicato il decalogo Bambini è Carnevale… su la maschera, giù i rischi