Ue e Usa continuano a mobilitarsi contro la moria delle api, che ha un impatto negativo non solo sull’ambiente, ma anche sulla sicurezza alimentare, in quanto sono le api a garantire la riproduzione di più dell’80% delle specie vegetali. Così, mentre nei giorni scorsi l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha fatto sapere che entro il 2017 concluderà una nuova valutazione in merito ai rischi per le api provenienti dall’utilizzo di tre pesticidi neonicotinoidi – clothianidin, thiamethoxam e imidacloprid – su cui sono già in vigore alcune restrizioni, l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente (Epa) ha ammesso gli effetti negativi sulle api dell’insetticida imidacloprid. In una recente pubblicazione, infatti, i residui della sostanza – oltre determinate quantità – potrebbero nuocere alle api, ai loro alveari, provocando una riduzione della produzione di miele. Anche l’Epa ha avviato valutazioni su thiaméthoxam e clothianidin, oltre al dinotefuran, e i risultati sono attesi per dicembre e ha interrotto l’approvazione di nuovi insetticidi neonicotinoidi utilizzati in campo aperto fino a quando i nuovi dati saranno disponibili.