Battuta d’arresto per i consumatori contro la Volkswagen: Il Tribunale di Venezia ha infatti respinto la richiesta di ammissione della class action proposta da Altroconsumo contro la casa automobilistica tedesca per lo scandalo dei motori diesel truccati.
L’associazione ha già annunciato ricorso in Corte d’Appello dove spera di ottenere un ribaltamento del giudizio.
A che punto sono i richiami?
Ma, a parte il versante legale della questione, tutto ancora da giocare, a che punto sono i richiami delle vetture coinvolte in Italia?
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Al momento sono già partite le prime lettere annunciate da Volkswagen Italia ai clienti possessori di auto con motori diesel Euro 5 di tipo EA 189 coinvolti nello scandalo delle emissioni inquinanti falsate da un software montato ad hoc nella centralina.
In questa prima raccomandata si fa riferimento al problema e alla sua risoluzione tecnica, ma solo una seconda lettera (che sarà inviata successivamente) conterrà l’invito al cliente a fissare un appuntamento presso un centro autorizzato a propria scelta per l’esecuzione dell’intervento ripristinatorio.
Quasi 650mila le vetture coinvolte in Italia
Ricordiamo che in Italia le vetture coinvolte dal maxi-richiamo sono 648.458, suddivise tra i diversi marchi appartenenti al gruppo: 361.432 vetture e 15.291 veicoli commerciali Volkswagen, 197.421 Audi; 35.348 Seat e 38.966 Škoda.
E i controlli del ministero?
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva annunciato controlli in Italia su un ampio campione di auto di tutte le marche, sia Euro 5 che Euro 6. Le verifiche sui valori reali delle emissioni inquinanti (affidati al Cnr di Napoli e allo Jrc di Ispra) sarebbero dovute partire tra ottobre e novembre dello scorso anno ma al momento non ve n’è traccia.