Un consumatore nuovo, interconnesso e proattivo. Ecco il cittadino 2.0 alle prese con le opportunità dell’evoluzione del mondo digitale e i rischi connessi all’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici. La figura è stata al centro della terza edizione di Consumeeting, l’assemblea generale dei più importanti stakeholder consumeristi organizzata da Consumers’Forum, un think tank che riunisce nel dialogo costruttivo imprese e associazioni di consumatori, e che ha dimostrato di essere un modello vincente in Italia e in Europa. Un successo che ha trovato la sua sintesi nella direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie attuata in Italia a settembre di quest’anno e che ha introdotto in Europa un sistema di Adr che ricorda molto da vicino la conciliazione paritetica. Introdotta nel 1989 lo strumento che punta a risolvere le controversie attraverso il dialogo tra imprese e consumatori, si è dimostrata negli anni una strada vincente. Lo dicono gli ultimi dati contenuti nella sesta edizione del rapporto: il totale delle domande di conciliazione 21.610 pervenute nel corso del 2014 alle Segreterie di Conciliazione (34 protocolli nazionali) risultano in aumento rispetto alle 18.395 domande pervenute nel 2013. Il 65% delle domande si riferiscono al comparto delle telecomunicazioni, il 15% al comparto dell’energia e gas, il 4% a quello dei servizi postali, il 3% trasporti e mobilità, il 3% a quello dei servizi bancari e finanziari ed il 9% al comparto dei Servizi Idrici.
“L’evoluzione della conciliazione paritetica è senz’altro il successo più grande di Consumers’Forum ma non è il solo” ha spiegato Lamberto Santini, neo presidente dell’associazione aggiungendo che “gli altri 3 tavoli di lavoro di Consumeeting rappresentano il coronamento dell’impegno di Cf nel Paese”.
Un impegno a tutela dei cittadini che devono destreggiarsi tra nuove opportunità e vecchi rischi. Tra le prime i nuovi servizi offerti dalle farmacie che diventano la porta di accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari disponibili sul territorio. E i vecchi rischi come la contraffazione, fenomeno sempre attuale e che richiede un impegno e un intervento costante su tutta la filiera produttiva. “La lotta alla contraffazione – spiega Santini – si vince rispettando le regole e facendo molto di più: compiendo sempre un passo in più rispetto al dovuto”.
Quel che è certo è che per sfruttare al meglio le nuove possibilità, è imprescindibile avere una connessione internet diffusa e veloce. Nel Piano Banda ultra larga, adottato dal Consiglio dei Ministri di marzo, si prevede di dare entro il 2020 una velocità di 30 Megabit a tutti gli italiani e 100 Megabit all’85% della popolazione. La strada è lunga: attualmente la Strategia è al pre-esame da parte della Commissione Europea. Contestualmente si sono avviati i colloqui con ciascuna Regione per la messa in comune dei progetti e delle risorse.
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