Lo scandalo Wolkswagen non riguarderebbe solo i veicoli statunitensi. “Siamo stati informati che anche in Europa i veicoli con motori diesel 1.6 e 2.0 sono stati manipolati”, ha detto il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt che ha svelato come la stessa azienda abbia ammesso il problema sui modelli incriminati non riguarda solo gli Usa. L’alterazione dei dati sull’emissione degli inquinanti potrebbe però essere diversa visto che le auto europee non hanno l’obbligo, come negli Usa, di installare il catalizzatore – per ridurre gli ossidi di azoto – sul quale agiva il software “truffaldino” del costruttore tedesco.
EL PAIS: “500.000 SEAT TAROCCATE”
Il quotidiano spagnolo “El Pais” ha svelato che Seat, il marchio spagnolo che appartiene al gruppo Volkswagen, ha montato più di mezzo milione di motori truccati su auto prodotte dal 2009. La stampa tedesca invece lascia intendere che anche Bmw essere coinvolta nello scandalo in quantol suv X3, per il giornale AutoBild, sarebbe fuori dai parametri delle emissioni, addirittura i valori sarebbero 11 volte superiori a quelli dei test: a certificarlo uno studio dell’Icct, lo stesso istituto che ha smascherato il diesel-gate. Bmw ha però subito replicato di non avere installato nel suv un software che manometta la misurazione di emissioni di gas.
GUARINIELLO IPOTIZZA “FRODE IN COMMERCIO”
Nel frattempo il procuratore di Torino Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di frode in commercio con l’obiettivo di verificare se i diesel Volkswagen venduti in Italia rispettano le emissioni dichiarate. Le verifiche della procura di Torino saranno estese anche alle vetture di altre case automobilistiche e gli accertamenti sono stati affidati ai carabinieri del Nas.
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