Caro Test,
qualche mese fa purtroppo è venuto a mancare mio padre, tra le varie cose che seguono questi tristi eventi c’è il discorso della successione di eredità, per risolvere la questione so che ci sono 2 strade: tramite notaio o tramite CAF , mi è stata però suggerita anche una terza possibilità ovvero rivolgersi personalmente al ministero delle Finanze e al catasto, sistema che permetterebbe di compilare personalmente la modulistica e mi darebbe anche la possibilità di risparmiare qualcosa, non sono però molto informato su questa procedura e non so se è realmente attuabile, potreste darmi qualche informazione a riguardo e eventualmente suggerirmi qual è la strada migliore da percorrere?
Alessandro Bonora (Tv)
Va premesso anzitutto che l’obbligo di fare la dichiarazione di successione non sussiste qualora l’eredità sia devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto (ad esempio i figli) e al tempo stesso l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a 100.000 euro e non comprenda beni immobili o diritti reali immobiliari.
Detto questo, la successione, a differenza di altri adempimenti fiscali, non presuppone una consegna per via telematica. È quindi necessario svolgere tutto in forma cartacea.
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Le strade principali, come fa notare Alessandro, sono appunto il Caf o il notaio, anche perché va tenuto conto che la successione è una pratica non semplice da elaborare che ha bisogno di una persona competente in materia.
La “terza” strada, in realtà, potrebbe essere semplicemente riassunta in tre piccole parole: fai-da-te. Il ministero dell’Economia e delle finanze in questo caso non c’entra nulla, il Catasto può essere invece interpellato per le volture, ma in pratica saranno gli eredi che dovranno fare tutto da soli: radunare la documentazione e consegnare la dichiarazione già compilata all’Agenzia delle Entrate, col rischio però di incorrere nelle sanzioni. È quindi consigliabile rivolgersi a un Caf o a un notaio.