Il Tocilizumab, il farmaco impiegato nel trattamento dell’artrite reumatoide e usato in via sperimentale dal 24 marzo scorso contro le polmoniti causate da Covid-19, “ non ha mostrato alcun beneficio nei pazienti trattati né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per quanto riguarda la sopravvivenza”. Con queste motivazioni l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha bocciato l’uso del Tocilizumab a seguito di uno studio randomizzato che ha coinvolto123 pazienti “per valutare l’efficacia del tocilizumab, somministrato in fase precoce, nei confronti della terapia standard in pazienti affetti da polmonite da Covid-19 di recente insorgenza che richiedevano assistenza ospedaliera, ma non procedure di ventilazione meccanica invasiva o semi-invasiva”.
Lo studio è stato promosso dall’Azienda unità sanitaria locale-IRCCS di Reggio Emilia (Principal Investigators i professori Carlo Salvarani e Massimo Costantini) ed è stato condotto con la collaborazione di 24 centri. Si tratta del primo studio randomizzato concluso a livello internazionale su Tocilizumab, interamente realizzato in Italia.
Una doccia gelata visto che nei mesi scorsi durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria c’erano stati segnali positivi sulla capacità di questo anticorpo monoclonale della Roche (uno studio dell’Università di Brescia aveva riscontrato l’efficacia nel 77% dei casi e la Roche aveva messo a disposizione gratuitamente il farmaco alle regioni che lo volessero sperimentare).
La nota dell’Aifa specifica: “L’analisi dei 123 pazienti rimanenti ha evidenziato una percentuale simile di aggravamenti nelle prime due settimane nei pazienti randomizzati a ricevere tocilizumab e nei pazienti randomizzati a ricevere la terapia standard (28.3% vs. 27.0%). Nessuna differenza significativa è stata osservata nel numero totale di accessi alla Terapia Intensiva (10.0% verso il 7.9%) e nella mortalità a 30 giorni (3.3% vs. 3.2%). Nell’ambito del trattamento dei pazienti con Covid-19, il tocilizumab si deve considerare quindi come un farmaco sperimentale, il cui uso deve essere limitato esclusivamente nell’ambito di studi clinici randomizzati”.