Il ministero dell’agricoltura francese ha concesso ai cittadini una deroga al rispetto delle distanze minime dalle abitazione per l’irrorazione dei pesticidi nei campi. Il dicastero ha giustificato la deroga con l’attuale emergenza epidemiologica che rende complicato l’ottenimento di un nulla osta burocratico. Già le distanze minime concesse sono ritenute insufficienti dalle associazioni ambientaliste, 10,5 metri contro i 50 proposti, poi la deroga hanno fatto infuriare associazioni.
Le associazioni ambientaliste hanno criticato la scelta del ministero soprattutto perché secondo alcune fonti scientifiche l’inquinamento atmosferico è un fattore aggravante in caso di infezione da Covid-19: “E’ semplicemente scandaloso!” hanno scritto le associazioni. Anche UFC-Que Choisir è intervenuta sulla questione e ha inviato ad una mobilitazione generale per chiedere ai Prefetti di vigilare sulla protezione dei residenti.
Con questa decisione – concludono le associazioni – che è dannosa per la salute e l’ambiente di molti francesi, il governo infrange due dei suoi impegni: innanzitutto il quinquennio ecologico tanto sbandierato e, in secondo luogo, la stessa emergenza sanitaria.