La Commissione europea si opponga ai lobbisti della Bayer-Monsanto, accetti il divieto del glifosato in Austria e rispetti il diritto di tutti i paesi dell’UE di vietare i pesticidi. E’ quanto chiede il movimento WeMove in una petizione rivolta all’esecutivo europeo. Clicca qui per firmare la petizione
Il Parlamento austriaco è destinato a compiere il passo pionieristico per essere il primo paese dell’Unione europea a vietare completamente il glifosato. Il divieto storico dell’Austria potrebbe finalmente rivelarsi l’accellerante per il divieto a livello europeo per eliminare finalmente il glifosato dalle nostre forniture alimentari.
La Commissione Europea e i paesi dell’UE hanno tempo fino al 29 novembre 2019 per pronunciarsi sul divieto dell’Austria. La Bayer-Monsanto e la sua potente lobby si stanno preparando per convincere l’UE ad abbattere la legge austriaca. Essi sostengono che il divieto è “incoerente con i requisiti legali e procedurali obbligatori e il ragionamento scientifico”.
Le prove scientifiche dell’effetto cancerogeno del glifosato sono in aumento. Già nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il glifosato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. E più recentemente, una revisione degli studi esistenti dell’Università di Washington ha scoperto che l’esposizione al glifosato aumenta il rischio di cancro del 41%. Hanno notato che esiste un “collegamento convincente” tra l’esposizione al glifosato e il linfoma non-Hodgkin.
Tuttavia, l’industria dei pesticidi e i giganti come la Bayer-Monsanto continuano a sostenere che il glifosato sia una sostanza sicura. Eppure molti processi celebrati negli USA hanno portato alla luce prove che queste aziende avessero manipolato il dibattito scientifico e ingannato l’opinione pubblica sui pericoli del glifosato. Ancora più scandaloso il fatto che nel 2017, quando l’UE avrebbe dovuto decidere se prorogare la licenza del glifosato per ulteriori 5 anni (fino al 2022), basò questa decisione valutando un testo di ricerca copiato e incollato direttamente dal dossier presentato dalla Monsanto, senza attribuzioni.
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Il problema dell’affermazione della Bayer-Monsanto è che l’approvazione UE del glifosato si basava su un testo plagiato della Monsanto e le prove scientifiche dimostrano che l’esposizione al glifosato aumenta probabilmente il rischio di cancro. Inoltre, quando la Commissione stava cercando di convincere i paesi dell’UE ad approvare una nuova licenza per il glifosato nel 2017, ha già detto loro che potrebbero vietare il glifosato individualmente se lo volessero!Â
La Commissione europea dovrebbe ignorare i lobbisti della Bayer-Monsanto e garantire che gli europei non siano esposti a sostanze chimiche potenzialmente cancerogene. Se la Commissione sosterrà il divieto dell’Austria, molti altri paesi dell’UE potrebbero seguirne l’esempio. E se insieme costringiamo l’Unione a rispettare il divieto, potremmo essere più vicini che mai a un futuro senza glifosato per tutta l’Europa.