La Camera ha approvato in prima lettura la legge Salva-mare che consente la raccolta di rifiuti (plastica in primis) in mari, fiumi e laghi e li assimila a rifiuti urbani, consentendo il riciclaggio delle plastiche raccolte.
La normativa stabilisce che i Rifiuti accidentalmente pescati (RAP) in mare o nelle acque interne, siano assimilati ai rifiuti prodotti dalle navi e, una volta che l’imbarcazione giunge in un porto, possano essere conferiti gratuitamente negli appositi centri di raccolta di rifiuti. In passato invece i marinai che sbarcavano rifiuti raccolti in mare incorrevano in una sanzione. Viene inoltre prevista la categoria dei Rifiuti volontariamente raccolti (RVR) attraverso campagne per la pulizia di spiagge, mare e acque interne.
Nel corso dell’esame in Aula, riporta l’Ansa.it, è stato accolto un emendamento in base al quale tutto il materiale di origine vegetale trascinato dai fiumi o spiaggiato dalle mareggiate possa cessare di essere un rifiuto per poter essere riutilizzato o usato come biomassa per produrre energia. I costi della gestione dei rifiuti così raccolti graveranno sulle bollette energetiche.
Plaude il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Sono soddisfatto dal lavoro fatto dalla commissione Ambiente della Camera che ha sostanzialmente migliorato l’impianto normativo e adesso riponiamo le nostre speranze nel Senato per un approvazione rapida di questa legge importantissima per la salute del mare”