Questa notte dovremmo spostare le lancette avanti di un’ora ma, nonostante le ultime decisioni del Parlamento europeo, non sarà l’ultima volta che cambieremo orario. Nella notte fra sabato 30 e domenica 31 marzo, dunque, torneremo all’ora legale e dormiremo quindi un’ora in meno. Scopo dell’ora legale è quello di farci sfruttare meglio la luce diurna e di risparmiare sul consumo di energia elettrica. Il primo ad avere l’idea è stato Benjamin Franklin nel 1784, ma la sua iniziativa ebbe successo e fu accantonata fino al 1907: in questa data fu riproposta dal britannico William Willet, questa volta riscuotendo un certo interesse. L’ora legale fu introdotta nel 1916 dalla Gran Bretagna e nello stesso anno anche dall’Italia.
In ogni caso, quello che ci aspetta questa notte non sarà l’ultimo cambio d’ora: la risoluzione legislativa approvata dal Parlamento europeo nei giorni scorsi, infatti, prevede l’abolizione del cambio solo a partire dal 2021 e comunque la proposta passa ora ai negoziati fra Parlamento e Consiglio dell’UE, l’organo che raduna i rappresentanti di tutti i governi dell’Unione. Se nei negoziati verrà confermata la proposta approvata dal Parlamento ogni singolo paese avrà tempo fino all’aprile del 2020 per decidere se continuare ad usare l’ora legale o quella solare: chi sceglierà per abolire del tutto l’ora legale dovrà cambiare l’ora l’ultima domenica di ottobre del 2021, mentre chi deciderà di tenere l’ora legale dovrà farlo entro l’ultima domenica di marzo del 2021.