Il Questran, un farmaco, costoso ma efficace, usato dai malati del morbo di Crohn, è introvabile da agosto scorso. Il medicinale, assunto per contrastare l’infiammatzione cronica dell’intestino, in molti casi è insostituibile specie per quei pazienti che sono stati sottoposti a intervento. Per questo da settimane i malati hanno tempestato di telefonate farmacie, uffici regionali e chiedono direttamente al ministero della Salute di intervenire. Ieri l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, è intervenuta sul proprio sito, spiegando che la carenza è dovuta a problemi di produzione legati alla fornitura del principio attivo e dovrebbe terminare entro il prossimo 28 febbraio.
Nel frattempo, l’Aifa rassicura: “Si consiglia ai pazienti di rivolgersi al medico per valutare il ricorso a un medicinale alternativo, idoneo per la cura della propria patologia. In alternativa, se dovesse rendersi necessario attivare la procedura per l’importazione di un medicinale analogo autorizzato all’estero, occorre rivolgersi a una struttura sanitaria”.
L’Agenzia infine ricorda: “Per ridurre al minimo le difficoltà legate alla carenza dei medicinali e come previsto dalle normative vigenti, l’Agenzia italiana del farmaco rilascia, infatti, alle strutture sanitarie che ne facciano richiesta l’autorizzazione all’importazione di un medicinale analogo autorizzato all’estero. Il modulo di richiesta, disponibile nella sezione “Carenze e indisponibilità” del sito Aifa, deve essere inoltrato dalla struttura sanitaria, mediante posta certificata, all’Ufficio qualità dei prodotti dell’Agenzia ([email protected]), a disposizione per fornire eventuali chiarimenti e supporto nell’attivazione della procedura”.