Massima collaborazione e richiami dal 2016. È questa la promessa che i vertici di Volkswagen Italia hanno fatto ai ministri dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Del Rio. Un po’ vaga in realtà , dato che ancora poco o nulla si sa dell’intervento tecnico che si renderà necessario per eliminare dai motori diesel incriminati il software truffaldino che gli ha permesso di superare agevolmente i controlli sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx).
Ma andiamo con ordine. Nell’incontro con i rappresentanti del governo, i dirigenti italiani della casa automobilistica tedesca hanno illustrato in dettaglio le misure che l’azienda sta mettendo in atto per risolvere i problemi dei propri clienti incappati nello scandalo del dieselgate, confermando che sono già partite le prime lettere informative della campagna di intervento sui motori diesel EA 189.
Come anticipato, però, quanto al tipo di intervento cui l’auto interessata dovrà essere sottoposta si sa ancora poco: si parla genericamente di un “aggiornamento del software”, ma in realtà non si sa ancora esattamente quali misure tecniche saranno necessarie per effettuarlo. Anche i tempi del richiamo sono incerti, si sa solo che si svolgeranno nel corso del 2016.
Naturalmente ogni costo dell’intervento sarà a carico dell’azienda e gli automobilisti coinvolti non dovranno sborsare un euro.
Anzi, come abbiamo più volte ricordato, ci potrebbe essere spazio per un’azione di responsabilità nei confronti del concessionario nel caso in cui, dopo la messa in regola del motore, l’auto non dimostri di possedere le stesse prestazioni iniziali. Ciò significherebbe, infatti, riscontrare un “vizio di non conformità ” del bene che secondo il codice del consumo può dare diritto alla sostituzione dell’auto con un bene analogo, o alla riduzione del prezzo fino alla risoluzione del contratto.
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INTANTO IN USA…
Mentre in Italia siamo ancora all’invio di lettere puramente informative, negli Negli Stati Uniti circa 120mila clienti hanno già colto l’occasione offerta dalla Volkswagen accettando il bonus (500 dollari in contanti e 500 in buoni da spendere presso i concessionari, più 3 anni di assistenza gratuita) offerto quale risarcimento per il danno causato. Dietro l’offerta del bonus c’è sicuramente la volontà di riconquistare la fiducia della clientela, ma anche quella di evitare pericolose class action che in Usa possono mettere seriamente in difficoltà le aziende.