Si accendono i termosifoni e tornano i dubbi sui controlli: quand’è l’ultima volta che abbiamo verificato la sicurezza e l’efficienza energetica della nostra caldaia? In particolare, la tempistica dei controlli dei fumi (il bollino blu, per intenderci) in Italia è una vera e propria giungla, perché molti enti territoriali – in barba alla normativa nazionale che prevede verifiche ogni 4 anni – dettano proprie regole, imponendo controlli biennali o addirittura annuali.
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Su il Test in edicola questo mese, trovate lo speciale sulle caldaie con la mappa dei controlli, regione per regione, e gli approfondimenti sulle altre novità che interessano i cittadini: dalle nuove regole europee che porteranno gradualmente a sostituire le vecchie caldaie con modelli più efficienti (a condensazione), all’obbligo di installare sui termosifoni, entro il 31 dicembre 2016, valvole termostatiche con contabilizzatori di calore.
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COSA DICE LA LEGGE
La normativa nazionale che regola la materia degli impianti termici è il decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013. Il decreto obbliga a eseguire sugli impianti sia il controllo di manutenzione ordinaria, ai fini della sicurezza, che quello di efficienza energetica, per la verifica di rendimento, concentrazione di Co2 e indice di fumosità .
Obbligo di manutenzione
La manutenzione si esegue secondo i tempi indicati dalla ditta installatrice (in genere ogni 1 o 2 anni). Se questa non fornisce istruzioni, la manutenzione segue la periodicità indicata dal costruttore. Solo in mancanza anche di queste indicazioni, la periodicità è quella prevista dalle norme UNI e CEI.
Obbligo di verifica dell’efficienza energetica
Discorso diverso va fatto per il controllo dell’efficienza energetica, la cui cadenza è stabilita dall’allegato A del d.p.r. n.74, tenendo conto del tipo di impianto, potenza e combustibile usato. Alla normativa nazionale si sono conformate finora 15 Regioni, mentre le altre continuano ad avere un proprio calendario.
In particolare per le caldaie domestiche e condominiali la legge prevede verifiche ogni 4 anni. I controlli devono essere inoltre realizzati: all’atto della prima messa in esercizio dell’impianto; in caso di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione (ad esempio il generatore di calore); e in caso di interventi che modificano l’efficienza energetica.
COSTI E SANZIONI
Il costo della manutenzione ordinaria della caldaia varia da regione a regione, e anche da comune a comune, tra 60 e 90 euro. Per la prova dei fumi si spende fino a 120 euro. Per risparmiare si  può approfittare delle offerte sui gruppi di acquisto on line: in questo caso la spesa per la prova dei fumi può ridursi a 30-50 euro.
Piuttosto salate sono invece le sanzioni cui va incontro il responsabile dell’impianto che non ottemperi agli obblighi dei controlli periodici: da 500 a 3.000 euro la multa per chi salta le verifiche di sicurezza e di efficienza energetica.