L’Efsa ha pubblicato i risultati del monitoraggio del mercato sulla contaminazione da Fipronil: in circa il 15% di pollame e uova è stata riscontrata la presenza dell’insetticida in quantità maggiori rispetto al limite consentito. Il monitoraggio è stato condotto su 5mila campioni ed è stato effettuato tra il 1° settembre e il 30 novembre 2017. Con esattezza, 742 contenevano residui in quantità superiori ai limiti di legge, quasi tutti di Fipronil. I prodotti che superavano i limiti di legge provenivano da otto Stati membri: Paesi Bassi, Italia, Germania, Polonia Ungheria, Francia, Slovenia e Grecia.
La maggior parte degli scavalcamenti è stata riscontrata in campioni già sospetti, cioè quelli derivati da prodotti o produttori per i quali era nota o ipotizzata una violazione d’uso. Gli alimenti interessati erano principalmente uova non trasformate di gallina e grasso di galline ovaiole. Alcuni sforamenti sono stati segnalati nel muscolo delle galline ovaiole e in uova in polvere.
La relazione è stata messa a disposizione dei gestori del rischio dell’Ue e degli Stati membri.
La scoperta di residui di Fipronil in alcune partite di uova da parte delle autorità belghe nel luglio 2017 aveva portato al ritiro di milioni di uova dal mercato dell’Unione europea. La contaminazione era stata causata dall’uso illecito di farmaci veterinari non autorizzati negli allevamenti di pollame.