Manine sempre più spesso in bocca. Pianti improvvisi. Inappetenza e magari un po’ di popò in più del normale. Sì i segnali ci sono tutti: possono essere i dentini! Quando spuntano i primi incisivi il nostro piccolo comincia a fare i conti con il dolore alle gengive e molto spesso la reazione di mamma e papà non è così pronta. Ci sono tanti rimedi “artificiali” per lenire il dolore – dai ciucciotti per “calmare” le gengive ai succhiotti “rinfrescanti” per trasmettere sollievo alla bocca – ci sono anche i vecchi metodi della nonna. Tra questi si può usare una bella crosta di parmigiano grande abbastanza da poter essere afferrata con le manine e grossa abbastanza da non essere ingerita. Dopo averla lavata provate a darla al bebé: è utilissima per dare sollievo alle gengive e magari ad abituare il nostro piccolo a un nuovo sapore.
L’igiene orale
Se i dentini sono un primo scoglio impegnativo da superare, alla cura dei denti e all’igiene orale ci si deve badare fin da subito. Verso i due anni si può cominciare a insegnare al bambino a sciacquarsi la bocca dopo mangiato e a prendere confidenza con lo spazzolino. Solo verso i tre anni che in genere si comincia a usare il dentifricio. Il problema in questo caso è rappresentanto soprattutto dal fluoro: previene la carie e rinforza lo smalto ma in eccesso può indebolire le ossa. Per questo i dentisti e i pediatri sconsigliano l’uso del dentifricio sotto i 3 anni e per i dentifrici con una concentrazione tra 1.000 e 1.500 ppm, è d’obbligo la dicitura: “Bambini fino a 6 anni: utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro da altre fonti consultare il dentista o il medico”. Controllate quindi sempre bene se il prodotto che state acquistando è idoneo all’età di vostro figlio.
La prima visita dal dentista
La prima visita di controllo si fa in genere intorno ai 4 anni e comunque prima che vada alla primaria. Rotto il ghiaccio, è bene far controllare i denti una volta l’anno per evitare la formazione della carie. Per capire il livello di rischio, si effettua un semplice test della saliva: viene analizzata per verificare se è capace di neutralizzare gli acidi prodotti dalla placca batterica e quindi di prevenire la carie. Dal responso del test in genere seguono conseguenze non sempre gradite: meno dolci, via le caramelle, più pulizia orale. Al di là dell’ironia, bisogna fare attenzione ai denti da latte e non trascurare l’insidia carie perchè “tanto cadono”. I denti da latte preparano il terreno a quelli definitivi e se sono sani e crescono dritti garantiscono una dentatura migliore da adulti.