I modelli Volkswagen equipaggiati con un motore diesel 2.0 Tdi EA 18 prodotti tra il 2010 e il 2014, precedenti quindi a quelli omologati Euro 6, sarebbero quelli più esposti al rischio di richiamo. Domani la casa automobilistica di Wolfsburg dovrebbe ufficializzare la lista dei veicoli coinvolti per i quali assicura in una nota che “Il software sotto indagine non influenza in questo caso né il comportamento di guida, né i consumi, né le emissioni”. Quindi nessun problema di sicurezza per gli automobilisti anche se per i veicoli in questione non è affatto escluso l’obbligo per la casa costruttrice di un maxi richiamo.
Il motore incriminato è dunque il 2.0 Tdi EA 189, uno dei turbo diesel montato sia sui veicoli Volkswagen che Audi e su altri marchi del gruppo v prodotti dal 2010 al 2014 e installato su 11 milioni di veicoli nel mondo. Negli Usa i modelli richiamati sono stati la Golf, Jetta nelle varianti tre volumi e wagon derivata della Golf, ma anche il Beetle, ovvero il Maggiolino moderno a trazione anteriore di prima e seconda generazione, sia coupé che cabriolet. Nel mirino dell’Epa statunitense anche la Volkswagen Passat prodotta dal 2011 e l’Audi A3 seconda e terza serie. In base alle comunicazioni della casa costruttrice non è da escludere il coinvolgimento di modelli venduti nel mercato italiano come le Golf e le Passat ma anche la Škoda Superb, Octavia, Seat Leon, Volkswagen Touran, Sharan e Seat Alhambra, oltre ai suv Audi Q3, Q5 e Volkswagen Tiguan, e le Audi A4, A5, A6 e TT.