
L’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha registrato quasi un raddoppio di casi di salmonella in 17 paesi europei di cui 123 in Italia. La causa dell’epidemia sarebbe nei pomodorini siciliani contaminati da acqua inquinata
Il focolaio epidemico di salmonella Strathcona ST2559 riconducibile a dei pomodorini provenienti dalla Sicilia in un anno ha visto quasi raddoppiare i casi registrati passati da 266 a 437 e coinvolgendo 17 paesi europei. Lo stabilisce il nuovo report dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, “Prolonged multi-country outbreak of Salmonella Strathcona ST2559 linked to consumption of tomatoes in the European Union“.
“Dal 2023 al 30 settembre 2025 – scrive nel report l’Ecdc – sono stati identificati 437 casi confermati: 205 casi aggiuntivi dalla prima valutazione rapida dell’epidemia pubblicata il 12 novembre 2024″. Il paese più colpito è l’Italia con 123 casi a seguire Germania (113), Austria (76), Francia (43), mentre al di fuori della Ue tra i paesi con più infettati troviamo il Regno Unito (73) e gli Stati Uniti (24).
“I pomodori rimangono il principale veicolo alimentare in diverse indagini per questa prolungata epidemia multinazionale. Nel 2025, nuove indagini sui focolai in Austria hanno identificato i pomodorini siciliani come fonte di infezione, come nel caso del focolaio del 2023 in Austria e del focolaio del 2024 in Italia”.
In questi due anni le autorità sanitarie italiane stanno effettuando campionamenti che prevede la raccolta e l’analisi dei pomodorini sul mercato nazionale, concentrandosi su quelli provenienti dalla Sicilia. È bene ricordare che un’indagine su un focolaio in Austria nel 2023 ha identificato i pomodorini biologici di un supermercato come il veicolo sospetto sulla base di una donazione di cibo che un paziente ha ricevuto prima della malattia. Le indagini epidemiologiche, microbiologiche e di tracciabilità nei focolai austriaci del 2023 e italiani del 2024 hanno confermato che i pomodorini della Sicilia erano il veicolo dell’infezione.
“L’autorità per la sicurezza alimentare italiana – aggiunge il report Ecdc – ha condotto indagini approfondite. Il rilevamento di S. Strathcona in un campione di acqua di irrigazione raccolto presso il sito di un produttore di pomodori in Sicilia ha confermato il ruolo dell’ambiente nella contaminazione del pomodoro”.









