
Da 6 pezzi a 5, stesso prezzo finale. Col risultato di un aumento per i croissant Bauli del 17%. Abbiamo chiesto all’azienda le motivazioni della riduzione del numero di croissant nella confezione. Ecco cosa ci ha risposto
Si scrive shrinkflation e si legge “stesso prezzo, confezione ridotta”. Un aumento dei listini mascherato che fa arrabbiare moltissimo i consumatori e sul quale in Italia doveva intervenire addirittura una legge per imporre la dicitura in confezione “Questa confezione contiene un prodotto inferiore di X (unità di misura) rispetto alla precedente quantità ”. Peccato che la norma sia slittata con tutta probabilità al 2026, secondo le ultime previsioni.
Il croissant in meno
L’ultima azienda finita al centro delle polemiche per una riduzione del contenuto a parità di prezzo è stata la Bauli con i suoi croissant. Esemplare la foto che circola sul web (postata da Francesco Massimo Gallo) in queste ore e che pubblichiamo in testa a questo articolo. Nello scatto si distingue il dimagrimento (un cornetto in meno) del nuovo packaging dei croissant al pistacchio rispetto alla vecchia confezione (casualmente presente sullo scaffale nella versione al cioccolato).
Evidente, vista la parità di prezzo nel cartellino, l’aumento riservato al consumatore, in questo caso 1,79 euro al chilo.
In curiositi da questo episodio abbiamo chiesto a Bauli le motivazioni di questo aumento mascherato. E l’azienda, le va riconosciuto, ha deciso di rispondere al Salvagente. Ecco come.
La risposta di Bauli
Stiamo osservando con attenzione i cambiamenti nei comportamenti di consumo, influenzati da fattori sia demografici che economici. In particolare, i dati più recenti mostrano una crescita significativa dei nuclei familiari composti da una o due persone: una tendenza che modifica le modalità di acquisto, spingendo verso formati più contenuti, pratici e facilmente gestibili.
In questo contesto, l’introduzione delle confezioni da cinque pezzi nasce come risposta concreta a queste nuove esigenze. Non si tratta solo di una questione di quantità : è una scelta che riflette un nuovo approccio al consumo, più flessibile e attento al bilanciamento tra qualità , frequenza di acquisto e prezzo.
Il contesto macroeconomico, caratterizzato dall’aumento dei costi delle materie prime e da un’inflazione generalizzata, ha inevitabilmente inciso sui prezzi finali, soprattutto su referenze premium come i nostri Croissant al Pistacchio. Allo stesso tempo, abbiamo voluto mantenere accessibilità e valore per il consumatore, che oggi tende a preferire spese più contenute ma più frequenti.
Questa scelta si inserisce all’interno di un percorso più ampio di innovazione continua. Lavoriamo costantemente per adattare la nostra offerta in modo dinamico, grazie a una combinazione di analisi dei dati, ascolto attivo del consumatore e sperimentazione di nuovi formati e soluzioni di packaging. Innovare, per noi, significa semplificare l’esperienza d’acquisto, rispondere con tempestività alle evoluzioni del mercato e proporre soluzioni che uniscano praticità , qualità e sostenibilità .









