Come allungare la vita della batteria del portatile

BATTERIA DEL PORTATILE

Come evitare che il nostro pc “entri in riserva” proprio sul più bello? Una serie di accorgimenti ci aiuta a ad allungare la vita della batteria del portatile

I computer portatili di oggi hanno autonomie sempre più lunghe, ma quante volte ci siamo trovati a corto di energia proprio nel momento meno opportuno, magari durante un viaggio o una giornata intera fuori casa?
La buona notizia è che, con qualche accorgimento semplice, è possibile spremere molte più ore di utilizzo dalla batteria. E, contrariamente a certi “miti tecnologici” duri a morire, i portatili moderni sono già progettati per gestire la salute della batteria senza che l’utente debba fare troppi calcoli.

Sfatiamo il mito dell’80%

Per anni si è detto: “Non caricare mai la batteria oltre l’80%”. Un consiglio che poteva avere senso in passato, ma oggi superato: i laptop di ultima generazione hanno sistemi intelligenti di gestione energetica che proteggono le celle dal degrado.
Tradotto: non serve più scollegare la spina a una percentuale precisa. Si può lasciare che il computer faccia il suo lavoro senza ansie.

Il trucco più efficace? Abbassare la luminosità

Lo schermo è di gran lunga la parte più energivora del portatile. Tenerlo sempre al massimo significa ridurre di molto l’autonomia. Basta abbassare la luminosità anche solo al 50% per guadagnare ore preziose. Dopo pochi secondi gli occhi si abituano e la differenza non si nota più, mentre la batteria ringrazia.

Attivare la modalità risparmio energetico

Windows e macOS offrono una modalità a basso consumo che regola automaticamente diversi parametri: riduce le attività in background, abbassa la velocità del processore e ottimizza i consumi.
Un clic e il computer si mette in modalità “risparmio”, senza bisogno di andare a caccia delle impostazioni una per una.

Chiudere le app che consumano troppo

Un altro nemico dell’autonomia sono le applicazioni che restano attive in background. Se le ventole si accendono improvvisamente o il pc scalda senza motivo, probabilmente c’è un programma che drena energia.
Sia su Windows che su Mac esistono strumenti integrati per vedere quali software stanno consumando di più. Una volta individuati, il consiglio è spietato: se non servono, meglio chiuderli.

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Spegnere ciò che non si usa

WiFi, Bluetooth, retroilluminazione della tastiera: non sono i principali responsabili dei consumi, ma contribuiscono. Se si lavora offline o in una stanza ben illuminata, spegnere queste funzioni può regalare ulteriore autonomia. In Windows basta attivare la “modalità aereo”, mentre su Mac i controlli rapidi permettono di disattivare connessioni e luci in pochi secondi.

Non tutti i portatili sono uguali

Questi trucchi allungano la durata, ma non possono trasformare un pc con 6 ore di autonomia in una macchina da maratona. Se serve davvero un portatile capace di restare acceso un’intera giornata (e oltre), la scelta migliore è partire da un modello progettato per questo. Nei test di Consumer Reports, l’autorevole giornale dei consumatori nordamericani, alcuni notebook hanno superato le 18 ore di autonomia, con il Lenovo T14s che ha toccato addirittura le 33 ore: un record che mostra quanto i nuovi portatili possano fare la differenza per chi lavora spesso in mobilità.