Il Bonus Natale da 100 euro raddoppia (in iniquità)

BONUS NATALE
Stressed caucacian couple conclict of credit card bills or bebt of over expense in shopping. Lover financial risk or crisis and bad habits of shopaholic. Lack of money discipline, planning and advisor

Se confermate le anticipazioni verrebbe tolta la condizione del consorte a carico e  ammesse al beneficio anche famiglie in cui entrambi i genitori guadagnano fino a un massimo di 28mila euro. Peccato però che quelle con un unico stipendio di poco superiore ai 28mila euro sarebbero penalizzate

 

Raddoppia il bonus Natale. Potete leggere titoli simili a questo un po’ su tutti i giornali italiani questa mattina. Ci riferiamo, per chi non lo sapesse al bonus da 100 euro che oggi era previsto per chi, con moglie a carico e almeno un figlio, avesse un reddito non superiore a 28mila euro. Poco più di un milione di persone.

Ora il governo avrebbe trovato i soldi per aumentare la platea dei beneficiari. Con quali regole? Se molti giornali non lo spiegano va dato atto a Giacomo Andreoli del Messaggero di aver messo nero su bianco la soluzione scelta dall’esecutivo Meloni: togliere la condizione del consorte a carico. In sostanza ad aver diritto ai 100 euro di Natale sarebbe anche una coppia in cui lavorano entrambi i genitori, sempre che non guadagnino più di 28mila euro ognuno.

Basta fare due conti e un facile esempio, però, per capire quanto sarebbe iniqua una regola del genere. Prendiamo ad esempio una famiglia in cui c’è un solo reddito di 30mila euro (e dunque si vive almeno in tre con poco più di 1.700 euro al mese) e una in cui ce ne siano due da 28mila. Il primo caso sarebbe escluso dal bonus, il secondo lo otterrebbe, nonostante veda entrare ogni mese circa 3mila euro.

Una piccola mancia, è vero, ma come spesso accade lontana da qualunque equità.

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