Grazie all’attività ispettiva di Arera e della Guardia di finanza sui venditori di energia elettrica, sono stati sbloccati gli sconti in bolletta per 9mila famiglie ed erogati bonus sociali per 1,7 milioni
Grazie all’attività ispettiva di Arera e della Guardia di finanza sui venditori di energia elettrica, sono stati sbloccati gli sconti in bolletta per 9mila famiglie ed erogati bonus sociali per 1,7 milioni.
Il bonus sociale
L’obiettivo era verificare la corretta erogazione del bonus sociale elettrico, misura prevista dalla legge per sostenere milioni di consumatori in condizioni di disagio economico. Si tratta di un’agevolazione che ha lo scopo di alleviare il crescente costo delle bollette per utenze domestiche a tutela dei soggetti economicamente svantaggiati e di quelli in gravi condizioni di salute. Infatti, i nuclei familiari in condizioni di disagio economico, in particolare, presentano all’Inps la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica), per il calcolo dell’Isee. In base all’importo dell’Isee e al numero dei componenti del nucleo familiare, agli aventi diritto viene riconosciuto automaticamente il bonus, sotto forma di “sconto”, per un periodo di 12 mesi, senza presentare alcuna istanza.
I controlli e i bonus “incagliati”
L’attività ispettiva di Arera e della Guardia di finanza ha riguardato i venditori di energia elettrica tenuti alla rendicontazione periodica dei flussi finanziari legati all’erogazione dell’incentivo. È così emerso che, in alcuni casi, l’adempimento non era stato osservato ed erano presenti posizioni “incagliate” di utenti che hanno poi ottenuto il bonus in ritardo. L’attività di vigilanza, grazie all’accurato esame contabile delle Fiamme Gialle ha permesso di individuare circa 3,6 milioni di euro di bonus sociali elettrici non erogati, dei quali 1,7 milioni sono stati “sbloccati” e quindi erogati immediatamente. Nel corso dell’anno, oltre 9mila nuclei familiari in difficoltà economiche hanno recuperato il bonus e ricevuto uno sconto nelle fatture per luce e gas. La programmazione ispettiva e le progettualità nel settore dell’energia elettrica e del gas prevedono nuovi interventi che, già dalle prossime settimane, interesseranno ulteriori società fornitrici.
Unc: Vogliamo i nomi delle aziende coinvolte
Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha così commentato: “Un fatto di una gravità inaudita! Migliaia di famiglie in condizioni di disagio economico hanno ottenuto il bonus in ritardo per colpa di un adempimento che non è stato osservato dai venditori di energia elettrica. Chiediamo di sapere quali sono le aziende coinvolte e perché è successo. Se vi sono stati problemi procedurali, difficoltà nella gestione e lettura delle banche dati, negligenze o peggio ancora dolo, riservandoci ogni azione legale a tutela dei consumatori, sia rispetto al danno economico che hanno subito sia per evitare che tale situazione possa ripetersi” conclude Vignola.