Da un lato il “pidocchio di mare” che colpisce gli allevamenti di Norvegia e Scozia. Dall’altro la fioritura di un alga “tossica” che minaccia il Cile il primo produttore al mondo di salmone di allevamento. Il risultato? Produzione mondiale di salmone è in vertiginoso calo – dal 6 al 9% – e prezzi alle stelle, con quelli all’ingrosso sono saliti del 50%, che riguarda il salmone in tutto il mondo.
Il problema del parassito marino è stato segnalato dal quotidiano britannico “The Indipendent” e si tratta del Lepeophtheirus salmonis, si nutre del sangue e dei tessuti del salmone, e ha colpito due dei più grandi produttori al mondo di salmone come la Norvegia e la Scozia che hanno segnalato gravi perdite. primi cinque allevamenti di salmone della Norvegia, ricorda il quotidiano britannico, hanno prodotto 60.000 tonnellate di salmone in meno nel 2016, registrando un calo del sei per cento. Secondo gli esperti, tra le cause della diffusione di questi “pidocchi di mare” ci sarebbe l’aumento delle temperature delle acque marine.
Dall’altra parte dell’Oceano, in Cile, invece bisogna fare in conti con una fioritura di alghe tossiche per questa specie ittica che ha colpito la produzione , riducendo ulteriormente lo stock globale. Gli allevatori cileni hanno provato a far fronte all’emergenza in vari modi senza però ottenere grande successo.