Omissione di soccorso: di cosa si tratta e quali sono le sanzioni applicate

OMISSIONE DI SOCCORSO

Il reato di omissione di soccorso: quando si verifica, le sanzioni previste e le aggravanti riconosciute dalla legge. I casi in cui chi produce un incidente non si ferma e le responsabilità

Aiutare chi si trova in difficoltà a seguito di un incidente o di un malore per strada non costituisce solo un dovere civico ma anche giuridico. Il codice penale, infatti, all’articolo 593, secondo comma, punisce chiunque ometta di prestare soccorso a chi sia o sembri inanimato, ferito o in pericolo o, comunque, ometta di darne immediato avviso all’autorità. Questo, tuttavia, non è l’unico caso integrante il reato di omissione di soccorso. Il codice penale e il codice della strada, infatti, prevedono ulteriori ipotesi.

L’articolo 593 del codice penale: l’omissione di soccorso

La norma è stata introdotta nella versione originaria del codice penale, vale a dire il cosiddetto codice Rocco, risalente al 1930, ed è stata modificata dalla legge 72 del 2003, con la conversione della multa, originariamente prevista in lire, in euro.
La normativa prevede due situazioni in cui si rischia di essere condannati per omissione di soccorso. La prima riguarda chi non avvisa l’autorità di aver trovato, abbandonato o smarrito, un minore di dieci anni o un’altra persona che non è in grado di provvedere a se stessa. Il codice penale parla, non a caso, di persone abbandonate o smarrite. Ciò significa che un soggetto può essere bisognoso di aiuto non solo quando non sa più dove si trovi, ma anche quando è stato volutamente lasciato in un determinato luogo da chi ha il dovere di custodia nei suoi confronti. L’abbandono si verifica, ad esempio, quando una madre lascia il figlio minore davanti a qualche luogo pubblico. Per fare un esempio di smarrimento, invece, si pensi a una persona anziana affetta dal morbo di Alzheimer che è uscita di casa e vaga senza meta, ponendo inconsapevolmente la propria vita in pericolo.

La seconda situazione che può integrare il reato di omissione di soccorso si verifica quando si nota per strada una persona in pericolo o ferita in un incidente stradale e si omette di prestare l’assistenza necessaria o di avvertire l’autorità. In particolare, la normativa sull’omissione di soccorso impone che le forze dell’ordine debbano essere contattate ed allertate solo nel caso in cui non sia possibile prestare immediata assistenza alla persona in difficoltà. L’assistenza, dunque, se possibile, deve avere la priorità.

Le aggravanti

L’articolo 593 del codice penale prevede, al terzo comma, delle aggravanti nel caso in cui dal mancato intervento di assistenza nei confronti della persona bisognosa di aiuto derivino delle lesioni personali o la morte. In particolare, nel caso delle lesioni personali la pena è aumentata fino ad un terzo, mentre nel caso di morte la pena è raddoppiata. Considerando che la pena prevista dal primo comma dell’articolo 593 è quella della reclusione fino ad un anno e della multa fino a 2.500 euro, in caso di morte si rischia la pena della reclusione fino a due anni e della multa fino a 5.000 euro.

Omissione di soccorso stradale

L’articolo 2 della legge 72 del 2003 ha introdotto l’articolo 189 nel codice della strada. La norma prevede una disciplina particolare e più severa per l’ipotesi in cui l’omissione di soccorso si sia verificata in ambito, appunto, stradale. Si tratta di una particolare forma di omissione di soccorso, caratterizzata da due precise circostanze: l’aver causato un sinistro dal quale è possibile, anche solo ipoteticamente, che ci siano stati dei feriti. La legge punisce sia l’ipotesi di fuga sia l’ipotesi di omissione di soccorso vera e propria, che presuppone che ci si sia fermati senza però dare assistenza ai feriti.

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I primi due commi dell’articolo 189 dispongono:

  1. L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente, abbiano subito danno alla persona; 
  2. Le persone coinvolte in un incidente devono porre in atto ogni misura idonea a salvaguardare la sicurezza della circolazione e, compatibilmente con tale esigenza, adoperarsi affinché non venga modificato lo stato dei luoghi e disperse le tracce utili per l’accertamento delle responsabilità”.

La norma prosegue prevedendo diverse condotte negative legate al coinvolgimento in sinistri stradali che impongono il soccorso, ovvero:

  • Obbligo di fermarsi dopo un incidente senza feriti. L’omissione di tale tipo di soccorso prevede solo una sanzione amministrativa;
  • Obbligo di fermarsi dopo un incidente con feriti. La fuga è punita con la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni. È prevista, inoltre, la sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni e una sanzione penale;
  • Obbligo di fermarsi e di prestare assistenza. È punita con la reclusione da 1 a 3 anni e con la sospensione della patente di guida per un periodo non inferiore ad un 1 e 6 mesi e non superiore a 5 anni;
  • Obbligo di fornire le proprie generalità. Si tratta di un caso che si applica in ogni eventualità di incidente. Se, però, l’obbligo non venisse rispettato, sarà stabilita una sanzione amministrativa.

Le sanzioni

Dunque, per offrire un quadro più preciso, le pene previste dalla legge variano a seconda delle situazioni e sono le seguenti:

  • Chi non dà avviso all’autorità di aver trovato un minore di dieci anni o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa in stato di abbandono o di smarrimento viene punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa fino a 2.500 euro (articolo 593, primo comma, codice penale);
  • Chiunque non rispetta l’obbligo di fermarsi in caso di incidente, con danno solo a cose, viene punito con una sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro. Se dal fatto deriva un grave danno ai veicoli coinvolti, è previsto anche il ritiro della patente da 15 giorni a 2 mesi;
  • Chiunque, invece, non si ferma in caso di sinistro stradale con danno alle persone, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sanzione accessoria del ritiro della patente da 1 a 3 anni;
  • Chiunque, infine, non rispetta l’obbligo di assistere una persona ferita è punito con la reclusione da 1 anno a 3 anni e la sospensione della patente da 1 anno e 6 mesi a 5 anni.

È importante sottolineare che si può ottenere una riduzione di pena nel caso in cui il conducente si metta a disposizione dell’autorità giudiziaria entro le 24 ore successive al fatto.

Se il reato è stato commesso con un motoveicolo o un ciclomotore, è sempre previsto il sequestro del veicolo finalizzato alla sua confisca.

Un aiuto concreto per risalire alla persona che si è allontanata, omettendo di prestare il dovuto soccorso, può essere dato da chi ha assistito al sinistro stradale. La persona può fornire il numero di targa, la marca o il modello del veicolo, nonché la descrizione fisica dell’autore del reato.

Le caratteristiche del reato di omissione di soccorso

Il reato in questione è un reato di pura omissione. Ciò significa che può essere commesso esclusivamente ponendo in essere una condotta omissiva, ovvero non facendo nulla. Si tratta, inoltre, di un reato istantaneo, che dunque si perfeziona nel momento in cui si pone in essere la condotta omissiva. L’omissione di soccorso è un reato di pericolo: ciò comporta che il momento punitivo viene anticipato al momento del pericolo di danno. Il legislatore, dunque, ha voluto tale anticipazione proprio al fine di evitare il danno. A conferma di ciò, la giurisprudenza ha stabilito che l’omissione di soccorso sussiste sotto il profilo dell’omesso avviso all’autorità anche se si accerti che l’assistenza sarebbe stata impossibile o inutile ed è escluso solo se la persona da assistere era già deceduta (Cassazione, sentenza n. 15194 del 1990).

Quando non si commette il reato

Non sempre, tuttavia, è punibile chi non interviene per evitare un evento delittuoso o per assistere chi si trova in difficoltà o per segnalare un minore di 10 anni abbandonato o una persona in stato di smarrimento. Il reato di omissione di soccorso, infatti, non si configura nei confronti di chi non riesce a prestare aiuto. Ciò accade, ad esempio, nel caso di chi è anziano o malato o di chi trova qualcuno in una situazione di pericolo ma vede che ci sono altre persone che stanno già prestando assistenza (hanno già chiamato la polizia o l’ambulanza). In questi casi, pertanto, se il soggetto si allontana senza prestare soccorso non commette alcun reato.