Con un emendamento all’articolo 371 del codice civile, la Francia ha approvato il divieto – per genitori e insegnanti – di sculacciare i bambini. Il paese d’Oltralpe si aggiunge agli altri 51 che hanno preso lo stesso provvedimento. Prima della Francia, Svezia, Finlandia, Tunisia, Polonia, Lussemburgo, Irlanda e Austria, giusto per nominarne qualcuno. Tra gli ultimi della lista, nel 2016, Mongolia, Paraguay, Slovenia, nel 2014 la Repubblica di San Marino. Nel nostro paese la sculacciata non è vietata per legge, tuttavia, nel 1996, una sentenza della Corte Costituzionale si è espressa contro l’uso di percosse nei confronti dei bambini.
L’emendamento è stato presentato a giugno da tre deputati del Partito Socialista, Marie-Anne Chapdelaine Francois, Michel Lambert e Edith Gueugneau con l’obiettivo di affermare un principio chiaro, ovvero che i bambini non vanno sfiorati. Il ministro della Famiglia, Laurence Rossignol, ha da subito accolto con favore la modifica del codice civile approvata in maniera definitiva lo scorso 22 dicembre: si tratta – secondo il ministro – di uno “strumento indispensabile per la prevenzione degli abusi sui minori” nonché “un passo in avanti nella realizzazione del Convenzione internazionale sui diritti dei bambini“.
C’è da dire che a marzo del 2015, la Francia era stata condannata dal Consiglio d’Europa perché non prevedeva in maniera sufficientemente chiara il divieto alle punizioni corporali.