Agrumeti italiani: dall’abbandono alla rinascita

ARANCE DI CALABRIA

Pubbliredazionale in collaborazione con Arance di Calabria

Quando pensiamo alle eccellenze del nostro Paese, non possiamo fare a meno di esaltare la qualità degli agrumi italiani.

Gli agrumi hanno da sempre definito una tradizione che parla di storia, cultura e regionalità.

Tutt’oggi numerose aree in Italia sono strettamente associate alla rinomata produzione di agrumi, come quelli della Calabria e della Sicilia.

Molti, però, non sono a conoscenza del fenomeno dell’abbandono inesorabile di sempre più terreni costretti ad essere sacrificati per una varietà di cause.
In questo articolo analizzeremo un problema che sta a cuore non solo alla nostra terra, ma anche a molti agricoltori: Gli agrumeti italiani dal loro abbandono alla rinascita.

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Secondo un allarme della Coldiretti, si è registrato un crollo vertiginoso nella coltivazione di agrumi con il conseguente abbandono degli agrumeti stessi.

In questo articolo andremo ad analizzare quali sono le principali cause dellabbandono degli agrumeti in Italia e vedremo quindi una possibile via di riscatto di questo prezioso patrimonio agricolo.

LE CAUSE DELL’ABBANDONO

Quali sono le motivazioni che spingono sempre più agricoltori italiani ad abbandonare gli agrumeti?

Le cause del declino delle piantagioni di agrumi nel nostro Paese sono riconducibili ad una serie di fattori collegati tra loro, che vedremo di seguito.

  • Import estero. L’importazione di prodotti dall’estero è una realtà che va ad intaccare anche il mercato agrumicolo. Un numero sempre maggiore di agrumi di produzione estera viene importato in Italia, andando a mettere in seria difficoltà il mercato nostrano. Questo perché i prodotti importati dall’estero risultano competitivi per diverse ragioni. Innanzitutto, le legislazioni estere permettono la somministrazione di prodotti specifici, vietati in Italia, che permettono una resa estetica migliore del frutto finale. Arance dalla buccia lucida o limoni grossi e di un giallo acceso risultano più appetibili per la vendita a clienti ormai non più abituati al naturale aspetto irregolare dei frutti. Inoltre, la coltivazione intensiva che avviene all’estero permette la vendita degli agrumi a prezzi stracciati, collegandoci quindi al nostro prossimo punto.
  • Svalutazione. Gli agrumi italiani, per arrivare al consumatore finale, vanno incontro a numerosi processi: dalla cura delle piantagioni, alla raccolta, fino ad arrivare al trasporto. I costi che un agricoltore italiano deve affrontare sono molteplici e, purtroppo, oramai insostenibili. Sempre più agrumicoltori non riescono ad ottenere un ricavo superiore alle spese di gestione e di raccolta degli agrumeti. Il mercato, saturo di prodotti esteri a basso costo, richiede prezzi più bassi dagli agricoltori italiani i quali si trovano costretti a svalutare il loro raccolto per riuscire ad offrire i loro prodotti a prezzi competitivi. Purtroppo, la continua svalutazione dei prodotti italiani ha portato a scelte drastiche. Molti agricoltori si sono visti costretti ad abbandonare il proprio agrumeto, in quanto non più redditizio a causa degli alti costi di mantenimento e del basso prezzo di rivendita.
  • Lottizzazione. Un’altra causa che ha portato all’abbandono degli agrumeti italiani è la crescente lottizzazione di terreni una volta dedicati all’ Sempre più agricoltori scelgono la strada dell’edificazione su terreni ormai non più in grado di generare un guadagno tangibile tramite l’agrumicoltura.

UNA SVOLTA PER GLI AGRUMETI

Abbiamo visto le cause principali che portano all’abbandono degli agrumeti italiani.

La situazione, se non controllata, rischia di apportare danni irreparabili allagricoltura del nostro Paese, da sempre una eccellenza mondiale in termini di qualità.

Tuttavia, alcune imprese locali hanno reagito a questo fenomeno, riuscendo a reinventarsi in maniera tale da mantenere gli agrumeti vivi ed operativi.

Realtà come quella di Arance di Calabria ci raccontano una storia in grado di farci sperare bene per il futuro degli agrumi italiani.

È risaputo che il mercato è in continuo cambiamento e anche i settori più tradizionali come quello dell’agricoltura devono adeguarsi per garantirsi la sopravvivenza in un mondo sempre più competitivo.

Arance di Calabria era una delle tante attività a conduzione familiare che rischiavano l’abbandono del loro agrumeto.
L’amore per la terra, la tradizione tramandata di generazione in generazione e una forte determinazione a portare avanti la loro passione hanno rappresentato il motore per la svolta.

Arance di Calabria è ora una realtà che opera online

Giorno dopo giorno, sempre più clienti scelgono di acquistare direttamente dal produttore sostenendo attivamente il progetto: Mai più un agrumeto abbandonato”.

Il progetto si è dimostrato essenziale per salvare agrumeti destinati allabbandono risollevando le sorti di aziende agricole italiane in difficoltà.

Possiamo tirare le somme affermando che avere una maggiore consapevolezza per quanto riguarda i nostri acquisti in termini di prodotti nostrani e supportare attività locali rappresentano la svolta per una agricoltura italiana longeva e soprattutto sostenibile.

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