Disabili, le domande (e le risposte) sulle agevolazioni fiscali

LEGGE 104

Le persone con disabilità accertata o i loro familiari possono contare su aiuti fiscali che lo Stato ha previsto per sostenere situazioni di difficoltà economica e sociale. Nel nuovo numero del Test-Salvagente in edicola trovate una guida dettagliata alle agevolazioni fiscali: dalle detrazioni Irpef o deduzioni per le spese mediche, all’acquisto incentivato di ausili e autoveicoli dedicati fino ai bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche domestiche. Avete dubbi? Scrivete a [email protected] gli esperti del Caf Acli vi risponderanno.

Nel nuovo numero di Test-Salvagente in edicola trovate una guida alla agevolazioni fiscali per i cittadini disabili
Nel nuovo numero di Test-Salvagente in edicola trovate una guida alla agevolazioni fiscali per i cittadini disabili

Qui presentiamo alcune risposte alle domande più ricorrenti sull’argomento.

Quali sono i documenti da esibire ai fini della detraibilità della spesa effettuata da o per un soggetto disabile?

Anzitutto serve la fattura/ricevuta fiscale relativa alla spesa, intestata alla persona con disabilità e/o al familiare che ha sostenuto l’onere di cui il disabile risulta fiscalmente a carico; serve inoltre la certificazione relativa al riconoscimento della disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92 che potrebbe anche essere sostituita mediante autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio), la cui sottoscrizione può non essere autenticata se accompagnata da una copia del documento del sottoscrittore.

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Per l’acquisto di un pc per una figlia cui è stata riconosciuta la legge 104, serve qualche documento ulteriore rispetto alla certificazione dell’handicap e alla fattura?

Sì, in caso di acquisto di sussidi tecnico-informatici per agevolare l’autosufficienza e l’integrazione della persona disabile è necessario presentare una certificazione rilasciata dal medico curante che attesti che quel sussidio tecnico serve effettivamente a raggiungere tali scopi.

Nell’ambito delle agevolazioni fiscali per le persone disabili, la sostituzione della vasca da bagno con un piatto doccia accessibile, potrebbe rientrare nelle spese di ristrutturazione detraibili col bonus 50%?

Purtroppo no. L’Agenzia delle Entrate spiega chiaramente che “l’intervento di sostituzione della vasca da bagno con un’altra vasca con sportello apribile o con un box doccia adattato all’utilizzo del disabile va inquadrato tra quelli di manutenzione ordinaria; pertanto non è agevolabile ai sensi dell’articolo 16-bis del Tuir. Non può, quindi, neanche essere considerato come intervento diretto all’eliminazione delle barriere architettoniche”. Diversamente, lavori più consistenti come la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione o la sostituzione dei gradini con una o più rampe, rientrerebbero certamente nel raggio d’azione del bonus fiscale.

Una persona titolare della legge 104/92 con requisito di gravità, ha acquistato un’auto per il proprio trasporto. Può il figlio che ha sostenuto la spesa fruire della detrazione Irpef, considerato che la persona è incapiente, ma non fiscalmente a suo carico?

No, il figlio non può detrarre l’importo, perché la detrazione del 19% sulle spese riguardanti i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e alla locomozione dei soggetti portatori di handicap (tra i quali rientrano anche gli autoveicoli) spetta solo se la spesa è sostenuta dal contribuente nell’interesse proprio o dei familiari fiscalmente a carico, quindi l’autoveicolo dev’essere acquistato o dal disabile per se stesso, oppure da un parente che lo abbia a carico.

Ho mia madre, certificata disabile ai sensi della legge 104/92, che per ragioni di assistenza è stata spostata in una struttura di ricovero per anziani. Posso detrarre le spese io, che sono il figlio, anche se mia madre non è a mio carico?

In questo caso, anche per i familiari che non hanno a carico il disabile, è possibile dedurre dal reddito imponibile, anziché detrarre dall’imposta lorda, le sole spese mediche o di assistenza fatturate dalla struttura di ricovero distintamente dalle mere spese di vitto e di alloggio, non detraibili né deducibili.