Detergenti multiuso: flacone, spray, naturale o no? la guida alla scelta migliore

PASTICCHE DETERGENTI

Per milioni d’Italiani è tempo di ritornare a casa dopo delle meritate ferie. Soprattutto per quelli che sono rimasti fuori per alcune settimane, tra le prime cose da fare una volta rientrati, ci sono le pulizie domestiche. Da questo punto di vista, può essere utile la guida realizzata dal magazine francese Que choisir per scegliere i migliori detergenti per la casa, a partire dalla scelta tra flacone o spray, fino al quella tra prodotti tradizionali e naturali. Vediamo i consigli di Que choisir.

IN FLACONE O SPRAY?

Gli unici detergenti veramente versatili sono i flaconi, che vengono utilizzati puliti su superfici unte o macchie ostinate e diluiti per lavare pavimenti e pareti piastrellati. Gli spray vengono utilizzati solo puri, il che limita il loro utilizzo e li limita a piccole superfici. Questo è il migliore perché con ogni spruzzo rilasciano sostanze nell’aria interna sotto forma di minuscole goccioline che possono essere inalate.

NATURALE O NO?

Sempre più detergenti multiuso si stanno adattando alla richiesta di ecosostenibilità degli ingredienti. Sempre di più usano sapone nero, sapone di Marsiglia, o addirittura arricchito con bicarbonato di sodio. Ma durante la prova comparativa di Que choisir dei detersivi per la casa in spray o in bottiglia, sono state trovate alcune sorprese nei prodotti naturali. Se la maggior parte delle confezioni cita a caratteri grandi la presenza di sapone di Marsiglia, sapone nero, bicarbonato di sodio o altro ingrediente naturale, capita che il prodotto non ne contenga o in quantità così piccole da risultare inutile nella formulazione, se non per trarre in inganno il consumatore. Oltre ad alcuni prodotti basati proprio su questi ingredienti, altri sono vero e proprio greenwashing.

MENO ALLERGENI SI PUO’

La composizione dei prodotti cambia talvolta nella giusta direzione. I produttori hanno finalmente rinunciato a utilizzare il conservante noto per essere il più allergenico sul mercato: il famoso MIT (metilisotiazolinone) e altri isotiazolinoni, per sostituirli con acido lattico, che è molto più accettabile. Ma altri continuano a usarlo, Que Choisir consiglia di controllare l’elenco degli ingredienti nella piccola stampa sul retro della confezione, dovrebbero essere etichettati lì. Il consiglio vale anche per il benzisotiazolinone, conservante allergenico della stessa famiglia.

I MARCHI DI GARANZIA

Alcuni detergenti espongono il marchio Ecolabel europeo, altri il marchio Ecocert e altri ancora il logo Cleanright.

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L’Ecolabel europeo è un’etichetta ufficiale. I prodotti che lo indossano sono conformi alle specifiche che limitano o vietano le sostanze indesiderate a seconda dei casi e mirano a ridurre l’impatto del detergente sull’ambiente.

Écocert è un ente certificatore privato approvato dallo Stato per le etichette biologiche. Il suo logo “Ecodetergent” viene assegnato ai prodotti che soddisfano le sue specifiche.

Il logo Cleanright ha un bell’aspetto con il suo sfondo blu del pianeta, ma è fuorviante. È una creazione di marketing dell’unione professionale europea dei produttori di detersivi, basata su uno statuto molto ampio.

Aceto, bicarbonato, limone… Disinfettanti fai-da-te. La prova del Salvagente

Secondo le più recenti rilevazioni, inoltre, oltre alla crescita di quanti si affidano a detergenti naturali nella pulizia della casa, sale anche la quota di quanti si dichiarano soddisfatti dei risultati. Entusiasti soprattutto quanti usano il bicarbonato di sodio e l’aceto, seguiti a distanza da chi sceglie l’impiego del limone. A spingere questo esercito di amanti del fai-da-te, ovviamente, la tendenza a risparmiare l’ambiente da sostanze inquinanti e di mantenere sotto controllo le spese familiari. Ma quanto funzionano questi “saponi verdi”? E come si comportano quando non si tratta solamente di togliere qualche macchia o qualche traccia di unto ma si devono confrontare con l’igienizzazione?
È quello che Il Salvagente ha chiesto al Gruppo Maurizi e ai suoi laboratori specializzati in sicurezza alimentare, e con loro abbiamo deciso di realizzare uno studio per valutare l’efficacia battericida e fungicida sulle superfici che facesse chiarezza su questi temi partendo da analisi oggettive. Qui i risultati.