Coop si conferma il primo distributore italiano con il 18,7% di quota (super + iper), un fatturato di 12,5 miliardi e il mantenimento dei livelli occupazionali (54.000 i dipendenti) nonostante sia cambiato l’atteggiamento dei consumatori italiani sempre più liquidi e infedeli, alla caccia di opportunità di convenienza. Sono i dati contenuti nel Bilancio 2015 appena approvato dal marchio della grande distribuzione organizzata che ha anche riconfermato la presidenza di Marco Pedroni.
A determinare il successo è stata, da un lato, quella che in Coop chiamano “strategia della convenieza” dall’altro quella di migliorare sempre più il prodotto a marchio che a settembre verrà riformulato nelle sue linee.
Sul versante sociale continua a crescere la base che ha superato gli 8 milioni e mezzo di soci e si confermano le principali iniziative sia con il mondo della scuola (i percorsi di educazione al consumo consapevole nel 2015 hanno coinvolto circa 268.000 studenti e oltre 15.000 insegnanti), che sul versante lotta allo spreco (donate 5.143 tonnellate di merce per un valore complessivo pari a 24 milioni di euro). Il 2015 ovvero l’anno di Expo ha visto convogliare in quell’ambito anche queste iniziative con gli oltre 11.000 ragazzi impegnati nelle attività dell’aula del futuro a fronte degli oltre 1,7 milioni di visitatori del Future Food District e l’accordo con Caritas e il Refettorio ambrosiano per la donazione delle eccedenze del supermercato del futuro pari a 18 tonnellate di merce.