
Importanti novità per i pazienti cronici che non dovranno più recarsi ogni mese dal medico per rinnovare la prescrizione di farmaci e terapie in corso già da mesi o anni. Grazie alla novità contenuta nel ddl Semplificazioni, approvato dalla Camera, la ricetta medica avrà una validità di un anno, invece che di un mese
Importanti novità per i pazienti cronici che ogni mese sono costretti a recarsi dal medico per ottenere la ricetta dei farmaci che prendono praticamente tutti i giorni. D’ora in avanti la ricetta avrà una validità di un anno, invece che di un mese, e questo permetterà a milioni di persone di evitare di dover passare ore nelle sale d’attesa degli studi medici per avere un foglio che autorizzi la continuazione di terapie già in corso da mesi o anni.
La novità è contenuta nel Ddl Semplificazioni, approvato definitivamente dalla Camera, ed è in attesa dei decreti attuativi per entrare in vigore.
Come funziona la ricetta annuale
Il medico può prescrivere farmaci per un anno intero, indicando dosaggio e quantità necessari. La ricetta copre condizioni croniche stabili, tra cui: ipertensione, diabete, cardiopatie, broncopneumopatie croniche, asma persistente, dislipidemie, patologie tiroidee, artrite reumatoide, lupus, epilessia stabilizzata, malattie psichiatriche croniche, Parkinson, demenze iniziali, osteoporosi severa, insufficienza renale o epatica, e terapie anticoagulanti o antiaggreganti a lungo termine.
Non significa ricevere dodici mesi di farmaci in un colpo solo: ogni mese si ritira il quantitativo necessario per trenta giorni, senza dover tornare dal medico. Questo garantisce sicurezza, monitoraggio e continuità della cura. Per milioni di italiani cronici, significa più autonomia, più libertà e una gestione della salute finalmente più semplice e sicura.
Il farmacista diventa centrale
La ricetta annuale alleggerisce il carico amministrativo dei medici di base evitando le “visite non visite” dei pazienti con ricette da rinnovare. Il ruolo del farmacista diventa centrale perché oltre a dispensare i farmaci, è anche un punto di controllo della continuità terapeutica e può segnalare eventuali interruzioni della terapia.
Dimissioni ospedaliere più semplici
C’è anche un’altra novità che semplifica la vita dei pazienti dopo un ricovero. Per acquistare i farmaci prescritti dall’ospedale al momento delle dimissioni non sarà più necessario andare dal medico per farsi fare la ricetta, ma sarà sufficiente la prescrizione indicata dal reparto ospedaliero: il paziente potrà ritirare subito i farmaci in farmacia con la lettera di dimissione.









