Creme notte, funzionano davvero? Tutte promosse, tranne Garnier e L’Oréal

Il test tedesco su 20 creme notte, ne promuove a pieni voti 18 con un giudizio “ottimo” o “buono”. A finire sotto la lente sono le creme di Garnier e L’Oréal per la presenza di ingredienti controversi come la clorexidina e l’acido salicilico

Applicare una crema notte sul viso prima di andare a dormire è ormai un’abitudine consolidata. Non sorprende, quindi, che l’offerta di questi cosmetici sia sempre più ampia e che molte aziende promuovano queste creme come più ricche e nutrienti rispetto alle creme giorno. Ma è davvero così? Cosa contengono questi prodotti?
L’ultimo test condotto dalla rivista tedesca Oko-test su 20 creme notte, 10 delle quali di cosmesi naturale certificata, rivela un quadro nel complesso positivo: 18 prodotti ottengono un giudizio “ottimo” o “buono”. A finire sotto la lente sono, però, due Big come Garnier e L’Oréal: le loro creme si fermano a valutazioni più basse a causa della presenza di ingredienti controversi.

L’Oréal: la clorexidina abbassa il voto

La crema notte L’Oréal Hydra Active finisce tra i prodotti meno convincenti soprattutto per la presenza di clorexidina digluconato, un conservante capace di sensibilizzare la pelle e potenzialmente scatenare allergie. Nessun altro produttore analizzato nel test lo utilizza, e la presenza in etichetta comporta automaticamente una penalizzazione.
A questo si aggiunge l’impiego di Peg e derivati Peg: sostanze che, in creme che rimangono sulla pelle tutta la notte, non dovrebbero trovare posto. Diversi di questi composti possono infatti aumentare la permeabilità cutanea, agevolando l’ingresso di sostanze indesiderate.

Garnier: l’acido salicilico non convince

Nella Garnier Hyaluron Barrier Repair, a preoccupare è invece l’acido salicilico. Utilizzato spesso nei prodotti anti–imperfezioni per la sua capacità di esfoliare la pelle, è classificato dall’Ue come tossico per la riproduzione e può causare irritazioni agli occhi. Secondo l’Echa è inoltre sotto osservazione per un possibile effetto da interferente endocrino. Motivi più che validi, secondo chi ha condotto il test, per evitarne l’uso in creme da applicare quotidianamente sul viso.

Microplastiche nelle formule

Un’altra nota dolente riguarda la presenza di polimeri sintetici, le cosiddette “microplastiche liquide”, rilevate nelle creme di L’Oréal, Garnier e in altri due prodotti. Queste sostanze sono difficili da degradare e possono finire nell’ambiente tramite i fanghi di depurazione. Nei prodotti di cosmesi naturale certificata, invece, non sono ammesse.

Promosse (quasi) tutte le creme di cosmesi naturale

Le creme notte della cosmesi naturale certificata — Alterra, Alverde, Blütezeit, Lavera, Rosenrot e Weleda — ottengono tutte un giudizio complessivo “ottimo”, senza ingredienti controversi e con imballaggi generalmente più sostenibili.
Il test, condotto con analisi di laboratorio su fragranze allergeniche, oli minerali, formaldeide e metalli pesanti, non ha rilevato contaminazioni rilevanti nei prodotti esaminati. La differenza, quindi, la fanno soprattutto le scelte formulative delle aziende e l’impatto ambientale degli imballaggi.

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