
L’assunzione di finasteride, usata per contrastare la caduta dei capelli, può essere associata alla comparsa di pensieri suicidari, depressione e disfunzioni sessuali. Lo conferma l’Ema e Aifa aggiorna i foglietti illustrativi
Non ci sono buone notizie per chi utilizza farmaci a base di finasteride e dutasteride, molto diffusi, utilizzati rispettivamente per trattare l’alopecia androgenetica e l’ipertrofia prostatica benigna. Il rischio, legato al consumo di questi medicinali, è di avere pensieri suicidari.
L’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato una nota informativa importante di sicurezza che mette in luce un aspetto poco noto ma potenzialmente grave legato all’uso di questi medicinali appartenenti alla classe degli inibitori della 5-alfa-reduttasi.
Secondo quanto emerso dall’analisi del Comitato di valutazione dei rischi in farmacovigilanza (Prac) dell’Ema, l’assunzione di finasteride, in particolare nella formulazione da 1 mg usata per contrastare la caduta dei capelli, può essere associata alla comparsa di pensieri suicidari, depressione e disfunzioni sessuali. Una combinazione che, in alcuni casi, ha portato i pazienti a manifestare un’ideazione suicidaria. L’Aifa sottolinea che, in presenza di sintomi come umore depresso, alterazioni dell’equilibrio emotivo o disfunzioni sessuali persistenti, è essenziale interrompere immediatamente il trattamento e consultare un medico.
Nuovi foglietti illustrativi per capire cosa fare
Per aiutare i pazienti a riconoscere questi segnali in tempo, nelle confezioni di finasteride da 1 mg d’ora in avanti verrà inserita una scheda informativa dedicata, per capire come comportarsi in caso di sintomi sospetti. E le informazioni contenute nei foglietti illustrativi saranno aggiornate, includendo avvertenze più dettagliate circa i potenziali effetti psicologici e sessuali, elementi che – come ribadito dall’Aifa – possono interagire e amplificarsi reciprocamente.
Per la dutasteride, i dati disponibili al momento non sono sufficienti per stabilire un legame diretto con l’ideazione suicidaria. Tuttavia, considerando il meccanismo d’azione simile alla finasteride, anche per questo farmaco si raccomanda prudenza e si invitano i pazienti a prestare attenzione ad eventuali variazioni dell’umore e parlarne tempestivamente con il proprio medico.








