Riso basmati e pesticidi vietati: ogni tre giorni c’è un’allerta per contaminazione

riso pesticidi BASMATI

La denuncia dell’Ente nazionale risi: “Da gennaio si registrano 66 segnalazioni. Tra le sostanze vietate in Europa ma usate in India e Pakistan ci sono il carbendazim e il tricilazolo, bannati dalla Ue da molti anni perché nocivi per la salute”

Ogni tre giorni sul Sistema di allerta rapido europeo viene pubblicata il ritiro o il blocco di una partita di riso, prevalentemente Basmati, proveniente da India o Pakistan perché contiene pesticidi vietati in Europa o una concentrazione di agrofarmaci superiore ai limiti comunitari.

“È una situazione che sta diventando intollerabile” denuncia Natalia Bobba la presidente dell’Ente nazionale risi. L’Ente da tempo monitora gli allerta europei e di anno in anno la situazione si fa sempre più critica: secondo i dati Rasff, nel primo semestre del 2025 le allerte relative al riso sono state 66, più di una ogni tre giorni. “Va ricordato – come spiega l’Ente in una nota – che alla fine del 2024 le allerte erano ben 191, un valore record! Una situazione che potrebbe ripetersi anche quest’anno se non addirittura peggiorare”.

L’ultima segnalazione in ordine di tempo è avvenuta la scorsa settimana quando è stato richiamato dal mercato il Parboiled Royal Golden della Basmati rice per la presenza di due pesticidi Acetamiprid e Thiamethoxam oltre i limiti di legge.

Non di meno le segnalazione per la presenza di pesticidi vietati in Europa ma ancora autorizzati – e impiegati – in India e Pakistan come il carbendazim (usato prevalentemente in tutte e due i paesi asiatici) e il triciclazolo (impiegato in particolar modo in India). Parliamo di due fungicidi che sono stati messi al bando nella Ue rispettivamente nel 2014 e nel 2016 e che in caso di importazione da un paese non comunitario c’è l’obbligo, pena il ritiro o il blocco alla frontiera, di non poterli usare nelle coltivazioni.

Tra le sostanze vietate vine rilevato nel riso asiatico anche il clorpirifos, l’insetticida nemico dei bambini perché considerato neurotossico che dal 2020 è vietato nella Ue.

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Prosegue la denuncia la presidente dell’Ente nazionale risi: “Non possiamo continuare a subire una situazione che ci vede seriamente penalizzati. Queste importazioni avvengono senza reciprocità e l’assenza di regole penalizza il mercato e i nostri operatori. Il mercato europeo deve essere aperto solo ai prodotti ottenuti nel rispetto delle norme a cui anche noi siamo tenuti in materia di sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente e tutela del lavoro”.

Il basmati asiatico fa il pieno di pesticidi

La ricorrente contaminazione oltre che dai controlli ufficiali emerge anche dai test condotti dai giornali dei consumatori in Europa.

A gennaio 2024 il magazine francese 60 millions de consommateurs ha portato in laboratorio 40 confezioni di riso basmati, thay e camargue: campioni della prima varietà, tranne quelli biologici, sono risultati i più contaminati. Nessuna delle molecole rilevate ha superato la concentrazione massima prevista per legge
ma in un campione sono state osservate fino a 5 tracce di trattamenti chimici. Risultati addirittura più allarmati sono stati ottenuti da un altro test condotto in Svizzera dal mensile Bon à Savoir nel novembre scorso: in tutte e dodici le confezioni di riso basmati analizzate sono state registrate molecole di fitosanitari
e addirittura in un campione (“Khalis Indian Basmati” di Aggarwal) sono state rilevate ben 13 tracce di pesticidi. Diverse pure le sostanze rilevate nel riso basmati messe al bando dall’Europa come l’isoprothiolano.

Non è un caso visto che sul riso la Ue ha vietato 195 molecole fitosanitarie e 269 non sono approvate. In India, invece, le molecole vietate sono solo 56 e addirittura 4 molecole erbicide autorizzate – cynmethylin, flucetosulfuron, pyrazosulfuron, triafamone – non sono mai state autorizzate in precedenza dall’Europa. Qualcosa tuttavia si sta muovendo. A novembre 2023 il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di ritirare la proposta di riautorizzare di fatto il triciclazolo (fungicida vietato nell’Unione europea dal 2016, ma usato in molti paesi produttori di riso come l’India ) da 0,01 a 0,09 mg/kg. Ma per una molecola che viene “fermata” ce ne sono altre che cacciate dalla porta rischiano di rientrare dalla finestra dell’import.