Prodotti pericolosi su Shein e Temu: la denuncia del commissario Ue

TEMU SHEIN SCARPE

Il commissario europeo alla Giustizia Michael McGrath, in un’intervista al Guardian, si è detto scioccato dalla pericolosità di alcuni prodotti venduti sulle due piattaforme di e-commerce: da ciucci per neonati a rischio soffocamento, a impermeabili per bambini con sostanze tossiche.. l’elenco, purtroppo, è lungo

Ciucci pericolosi, impermeabili per bambini contenenti sostanze tossiche, occhiali da sole senza filtri UV e pantaloncini con cordoncini troppo lunghi, a rischio inciampo. Sono soltanto alcuni dei prodotti non sicuri che si vendono su Shein e Temu, le due piattaforme di e-commerce che negli ultimi due anni hanno conquistato il mercato globale del fast fashion. Un fenomeno che preoccupa non poco le autorità europee che hanno da tempo i fari puntati contro i due giganti e stanno conducendo un’indagine in incognito (“mystery shopping”), finalizzata a rafforzare le prove già raccolte sul fatto che i rivenditori cinesi stiano eludendo le leggi comunitarie.

L’allarme del commissario Ue alla Giustizia: “Scioccato dalla pericolosità dei prodotti”

È sulla base di alcuni risultati di questa indagine che il commissario europeo alla Giustizia, Michael McGrath, ha espresso forte preoccupazione in un’intervista al Guardian: “Sono rimasto scioccato dalla pericolosità di alcuni prodotti venduti dalle aziende” ha detto McGranth annunciando una imminente stretta che avrà l’obiettivo di combattere la vendita di articoli che violano apertamente la normativa europea.

Tra i casi più gravi citati dal commissario Ue ci sono ciucci per neonati con perline che si staccano facilmente, rappresentando un pericolo di soffocamento non essendo dotati del foro regolamentare che consente al bambino, in caso di ingestione accidentale, di continuare a respirare. Altri prodotti citati dagli eurodeputati in un rapporto pubblicato questo mese includono impermeabili per bambini contenenti sostanze chimiche tossiche, occhiali da sole privi di filtro UV e pantaloncini per bambini con cordoncini più lunghi del limite regolamentare, che possono causare inciampi. Sono stati inoltre trovati cosmetici contenenti lilial, sostanza vietata dal 2022 a causa dei rischi per la fertilità e lo sviluppo fetale.

Bruxelles prepara la stretta contro un mercato che conta 12 milioni di articoli al giorno

Secondo i dati dell’UE, ogni giorno entrano nel blocco 12 milioni di articoli di basso valore, per un totale stimato di 4,6 miliardi di spedizioni sotto i 150 euro nel 2024 — il doppio rispetto al 2023 e tre volte di più rispetto al 2022. Oltre ai rischi per la sicurezza, McGrath è preoccupato anche per l’impatto di queste piattaforme sulla concorrenza con le imprese europee, che sostengono costi significativi per conformarsi ai requisiti comunitari.

Tra le misure in discussione a Bruxelles vi sono:

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  • l’abolizione della soglia di 150 euro esente da dazi;
  • l’introduzione di una tassa di gestione per ogni pacco, per scoraggiare gli acquisti di basso valore e finanziare controlli doganali aggiuntivi.

Un’altra possibilità allo studio è la creazione di un’autorità doganale unica a livello UE, per affrontare i problemi strutturali legati all’importazione massiva di prodotti.

McGrath ha dichiarato che “resta da vedere” se il tema sarà discusso al vertice UE-Cina del 25 luglio a Pechino, ma ha intenzione di affrontare la questione direttamente con le autorità cinesi.

Le risposte di Shein e Temu

Shein ha dichiarato di aver investito 15 milioni di dollari nel 2024 in iniziative per la conformità e la sicurezza, inclusi 2,5 milioni di test di qualità e sicurezza, e di collaborare con 15 centri di test, tra cui strutture nel Regno Unito e in Germania. L’azienda afferma di aver rimosso 500 venditori dal lancio del proprio marketplace.

Un portavoce di Temu ha fatto sapere che hanno “un sistema di selezione dei venditori, monitoraggio proattivo e rimozione immediata per prevenire, individuare ed eliminare i prodotti pericolosi”. “Collaboriamo con enti di certificazione e test riconosciuti a livello globale – tra cui TÜV SÜD, Eurofins, SGS e Bureau Veritas – per garantire che i prodotti dei venditori terzi rispettino gli standard di sicurezza e qualità”.