
L’autorità francese Dgccrf ha ispezionato oltre 400 strutture gonfiabili per i bambini e il 70% di esse presentava anomalie. Ecco le più diffuse
Le omissioni individuate
Tra le omissioni individuate, come scrive QueChoisir che riporta la notizia, la più comune riguardava l’ancoraggio a terra: insufficiente, eseguito con attrezzature danneggiate o talvolta addirittura inesistente. Tuttavia, l’esposizione al vento e il conseguente rischio di ribaltamento richiedono una vigilanza costante su questo punto, essendo già avvenuti incidenti. I picchetti sono necessari per stabilizzare adeguatamente il tutto e, se ciò non fosse possibile a causa della natura del terreno, si prevede l’utilizzo di pietrisco. Un’altra regola prevede che non appena il vento supera i 38 km/h, la struttura non debba più essere accessibile. Gli ispettori hanno vivamente raccomandato agli operatori di dotarsi di un anemometro, anche se non è obbligatorio.
Manutenzione riscontrabile
Sono state riscontrate carenze anche nel soffiatore e nel suo cablaggio elettrico, che non era sempre fuori dalla portata del pubblico, come richiesto dalle normative, o nella disposizione sottostante la struttura, che avrebbe dovuto assorbire gli urti, ma a volte era ostacolata da radici o pietre. È stata inoltre rilevata la presenza di recinzioni, alberi, linee elettriche o telefoniche troppo vicine all’impianto. Infine, le ispezioni hanno anche offerto l’occasione per ricordare ai cittadini che la manutenzione annuale delle apparecchiature deve essere registrata in modo da poter essere comprovata.
I consigli per le famiglie
L’autorità francese invita le famiglie ad “assicurarsi che il numero di bambini ammessi non superi il numero autorizzato può essere utile”, e di tenere sempre d’occhio i bambini, poiché ha notato che “l’operatore è spesso solo, si occupa dell’accoglienza e della biglietteria, garantendone anche la supervisione ” .