
L’organizzazione americana no-profit ha analizzato 2200 prodotti solari in commercio negli Usa: 4 su 5 non offrono una protezione adeguata o contengono ingredienti nocivi per la salute. Ma ci sono anche 500 prodotti che rispettano i criteri rigorosi di Ewg
Le vacanze estive stanno per arrivare e, che si tratti di mare, piscina, campi estivi o gite con gli amici, è fondamentale che i bambini (e non solo loro) indossino una protezione solare adeguata. Purtroppo quasi l’80% dei prodotti in commercio, praticamente 4 su 5, non offre ancora una protezione adeguata alla nostra pelle oppure contiene ingredienti potenzialmente nocivi per la salute (o entrambe le cose). Lo rivela l’organizzazione americana no-profit Ewg che quest’anno ha analizzato 2.204 prodotti con fattore di protezione solare (Spf): di questi, solo 498 soddisfano i criteri più rigorosi dell’Ewg in termini di efficacia e sicurezza.
Troppi ingredienti preoccupanti
La nuova guida Ewg, appena pubblicata, è alla sua 19esima edizione e rappresenta oggi una risorsa utile e affidabile per trovare i prodotti che offrono la protezione a più ampio spettro, senza ingredienti preoccupanti, alla luce di normative obsolete e strategie di marketing fuorvianti.
Ad esempio l’ingrediente “profumo” (non sempre specificato), che può contenere allergeni o sostanze chimiche che interferiscono con il sistema ormonale, è ancora molto usato: compare nel 36% dei prodotti presenti nella guida.
Aumenta la presenza di “potenziatori di Spf” scarsamente regolamentati: sono ingredienti che possono aumentare il valore dichiarato di Spf senza migliorare la protezione a spettro completo contro i raggi Uva e Uvb.
A differenza di Europa e Asia, dove vigono regole più severe sulla protezione Uva, negli Stati Uniti è ancora permessa la vendita di prodotti con Spf gonfiati, che offrono però scarsa protezione contro i danni cutanei profondi causati dai raggi Uva.
Tra questi potenziatori, è particolarmente diffuso il butyloctyl salicylate (Bos), un additivo pubblicizzato per migliorare la consistenza, stabilizzare i principi attivi e aumentare l’Spf. Tuttavia, può fornire un’idea fuorviante della protezione reale e solleva preoccupazioni per la sua capacità di essere assorbito e metabolizzato nel corpo in acido salicilico.
“Anche se una crema solare fornisce il livello di Spf indicato, potrebbe comunque contenere ingredienti discutibili,” ha detto David Andrews, Direttore scientifico dell’Ewg. “I nostri prodotti meglio classificati offrono una protezione bilanciata contro le radiazioni Uva e Uvb.”
Un alert sulle creme solari spray, che rappresentano il 26% dei prodotti nella guida: continuano a essere comuni nonostante possono comportare rischi legati all’inalazione degli ingredienti e perché spesso coprono la pelle in modo non uniforme.
C’è anche chi fa progressi: 500 prodotti promossi dall’Ewg
Non c’è spazio solo per le notizie negative. Circa 500 prodotti soddisfano i criteri dell’Ewg per essere considerati più sicuri. Inoltre, 63 creme solari di 13 marchi si qualificano per riportare il marchio Ewg Verified, riservato solo ai prodotti che rispettano i più alti standard in fatto di sicurezza, trasparenza e protezione Uva/Uvb.
Uno dei maggiori cambiamenti del mercato è l’aumento della domanda di prodotti minerali, che usano ossido di zinco e biossido di titanio come filtri UV. Questi due ingredienti sono gli unici considerati sicuri ed efficaci dalla FDA. La guida di quest’anno mostra che il 43% delle creme solari usa uno di questi due ingredienti, rispetto al 17% nel 2007.
C’è anche un abbandono progressivo dell’ossibenzone, noto per essere altamente assorbito dalla pelle e per interferire con il sistema ormonale, che è presente solo nel 9% delle creme non minerali, rispetto al 70% nel suo picco massimo.
Anche la vitamina A, che può degradarsi alla luce solare e potenzialmente favorire il cancro della pelle, si trova ormai solo nel 2% dei prodotti, in netto calo dal 41%.
Bambini più vulnerabili, evitare sostanze tossiche
Trovare la protezione solare giusta per i bambini è fondamentale, perché sono particolarmente vulnerabili ai danni cutanei causati dalla radiazione solare: hanno infatti livelli più bassi di melanina e una pelle più sottile rispetto agli adulti: anche una breve esposizione al sole di mezzogiorno può causare scottature. E per bambini piccoli e neonati bastano poche scottature importanti per raddoppiare il rischio di sviluppare tumori della pelle in età adulta. La American Academy of Dermatology raccomanda di non esporre mai direttamente al sole i neonati sotto i 6 mesi. Inoltre, i bambini vanno protetti anche dai prodotti contenenti sostanze tossiche come l’ossibenzone, le fragranze o altri ingredienti che possono provocare reazioni allergiche.
I solari migliori per i bambini
La guida Ewg 2025 valuta la pericolosità e l’efficacia delle creme solari da spiaggia, ma anche dei balsami labbra con protezione solare (con l’App Healthy Living, sviluppata da Ewg, si possono scansionare i prodotti e verificarne la sicurezza). L’associazione ha stilato un elenco delle migliori creme solari per bambini, che costano meno di 20 dollari, disponibili nei negozi come Walmart, Cvs, Walgreens, Amazon e Target. I solari, per la maggior parte, hanno il marchio Ewg Verified, che certifica il rispetto a rigorosi standard di salute e trasparenza esaminati dagli scienziati dell’organizzazione.
I primi cinque prodotti consigliati da Ewg, che non contengono nessuno degli ingredienti presenti nella “Lista Inaccettabile” dell’Ewg e garantiscono piena trasparenza sugli ingredienti, fragranze incluse sono:
- Babo Botanicals Sensitive Baby Mineral Sunscreen Stick, Spf 50, disponibile su Amazon a circa 13 euro
- Attitude Sunly Kids Mineral Sunscreen Lotion, Unscented, Spf 30, disponibile su Amazon a meno di 15 euro
- Mustela Mineral Sunscreen Stick, Face and Body, Spf 50, acquistabile su Amazon e Cvs a 12,5 euro
- Happy Ocean Mineral Sunscreen Lotion, Kids, Spf 45, acquistabile su Amazon a circa 18 euro
- Badger Kids Mineral Sunscreen Face Stick, Tangerine & Vanilla, Spf 35, disponibile su Amazon a meno di 10 euro