Acetone delicato? Il test boccia Opi e Maybelline per sostanze pericolose

Nell’Opi Polish Remover sono stati trovati diversi ingredienti con effetti negativi sul sistema ormonale, tra cui un filtro UV, il Bht e il galaxolide. Molto male anche il Maybelline Jade Nail Polish Remover. I prodotti di Kiko e Cien, invece, contengono acetone (non dichiarato)   

Che contengano acetone o no, i solventi che si utilizzano per rimuovere lo smalto dalle unghie usano sostanze aggressive. In alcuni casi molto tossiche, come il famoso Opi Polish Remover (del marchio Wella) in cui sono stati trovati diversi ingredienti critici, con effetti negativi sul sistema ormonale, tra cui il filtro UV chimico etilhexilmetoxicinnamato, il dietilftalato (Dep), attualmente sotto esame da parte dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), e il Bht (butilidrossitoluene) sospettato di agire come interferente endocrino.
E non è l’unico prodotto che ottiene una sonora bocciatura nel test condotto dalla rivista tedesca Öko-Test su 23 solventi senza acetone. Ad ottenere un giudizio scarso anche il Maybelline Jade Nail Polish Remover, in cui il laboratorio ha rilevato il benzofenone-1.
Gli altri 21 prodotti sono stati promossi con un giudizio “molto buono” e “buono” e non contengono né filtri UV chimici né profumi problematici. I produttori di Opi e Maybelline non hanno risposto alla richiesta di spiegazioni e i loro prodotti sono stati penalizzati anche perché tutti gli altri dimostrano che si può fare a meno di questi filtri.

Profumi nascosti e futuri obblighi di etichetta

Nel Opi Polish Remover (che è anche il più costoso del test, con circa 8 euro per 100 ml, e ottiene un giudizio “insufficiente”) e nel Maybelline Jade Nail Polish Remover (giudicato “scarso”) sono state trovate sostanze preoccupanti, anche per quanto riguarda i profumi. Quasi tutti i prodotti del test contengono profumi per coprire l’odore dei solventi, ma solo in questi due prodotti il laboratorio ha rilevato Galaxolide, un composto muschiato policiclico artificiale, che è sospettato di alterare il sistema ormonale, è tossico per gli organismi acquatici e difficile da degradare. Per ora questa sostanza può ancora nascondersi dietro la dicitura generica “parfum” sulla lista degli ingredienti, ma da agosto 2026 dovrà essere indicato specificamente come allergene, se presente in quantità rilevanti.

Acetone in prodotti “senza acetone”

Altra nota dolente: la presenza di acetone in alcuni dei prodotti pubblicizzati come “senza acetone”. È il caso dei solventi Kiko Gentle Nail Polish Remover e Cien Nail Polish Remover delicato & curativo – che sono stati per questo penalizzati nel test. I prodotti senza acetone contengono solitamente etilacetato o alcol, mentre nella cosmesi naturale si usa anche etillattato.

I consigli della dermatologa

“I solventi sono comunque aggressivi – seccano la pelle”, spiega la dermatologa Mirjana Maiwald. L’effetto sgrassante può causare a lungo termine una granulazione cheratinica, ossia alterazioni superficiali della struttura cheratinica visibili come macchie bianche.
Applicare idratanti può aiutare a prevenire il problema. Infatti molti produttori promuovono i loro solventi senza acetone come delicati grazie a ingredienti come glicerina, aloe vera e oli. Ma “una vera reintegrazione dei grassi va fatta dopo la rimozione dello smalto” con una buona crema mani, che contiene urea o glicerina.
Un altro consiglio importante è quello di fare delle pause di alcune settimane tra un’applicazione e l’altra di smalti e solventi, per lasciare respirare le unghie. Infine, per evitare di inalare troppe sostanze tossiche quando si usano i solventi, è meglio aprire la finestra. E cosa molto importante: tenere la bottiglia fuori dalla portata dei bambini.