Creme contorno occhi, il test tedesco boccia Clinique e Garnier

La rivista tedesca Oko-test ha portato in laboratorio 20 creme contorno occhi e boccia alcuni dei marchi più noti come Clinique e Garnier e Salthouse per la presenza di sostanze critiche come siliconi vietati, conservanti allergenici, Peg e derivati

Sono tra le migliori amiche delle donne e vengono utilizzate sempre più spesso anche dagli uomini. Parliamo delle creme per il contorno occhi che promettono di idratare e prendersi cura della pelle delicata intorno agli occhi. È davvero così? L’ultimo test effettuato dalla rivista tedesca Oko-test su 20 creme contorno occhi ci rivela quali sono i prodotti migliori e boccia alcuni dei marchi più noti come Clinique, Garnier e Salthouse per la presenza di sostanze critiche come siliconi, conservanti ellergenici, formaldeide, Peg e derivati.

I risultati del test

La prima conclusione del test è che il prezzo non fa la differenza: il prodotto più costoso del test costa 44,85 euro per 15 ml (la crema “Santaverde Face care”), ma gli esperti sottolineano che spesso è sufficiente una crema idratante per il viso. L’importante è che sia senza profumo o fragranze aggiunte per evitare ulteriori irritazioni.
Iniziamo con le notizie positive: oltre la metà dei prodotti, ben 13, si dimostrano convincenti e ottengono un giudizio “buono” o “molto buono. Tra questi ci sono tutti i prodotti di cosmesi naturale, da Alterra, Alverde, Lavera e Weleda, che non contengono siliconi (sostanze che nei prodotti convenzionali sono indicati con le desinenze “-con(e)” o “-xan(e)”).

Presenza di conservanti e siliconi critici

E veniamo alle note dolenti: in 4 delle 20 creme testate sono stati trovati ingredienti discutibili che non dovrebbero essere applicati sul contorno occhi.
Ad esempio nella crema Salthouse Totes Meer Beruhigende Augencreme 24h, il laboratorio ha rilevato la presenza di formaldeide, una sostanza potenzialmente cancerogena e vietata nei cosmetici. Anche se alcuni conservanti che rilasciano formaldeide sono ancora consentiti, la crema Salthouse non dichiara di contenerli. Il produttore Murnauer Markenvertrieb nega la presenza di formaldeide e suggerisce che potrebbe trattarsi di una contaminazione incrociata, ma il risultato del test è chiaro: la formaldeide può irritare le mucose e scatenare allergie anche a basse dosi. Per questo il prodotto è stato declassato ed è arrivato ultimo in classifica.

Al penultimo posto arriva la crema Garnier Skin Active Vitamin C Glow Booster che utilizza il conservante organoalogenato Chlorphenesin, una sostanza che può causare reazioni allergiche. È vero che le creme per gli occhi devono essere protette dalla contaminazione batterica, ma tutte le altre creme testate dimostrano che è possibile farlo senza utilizzare conservanti così critici.

Terzultima in classifica la crema contorno occhi Clinique All About Eyes che delude a causa della presenza di silossani. Il primo ingrediente nella lista è il ciclopentasilossano (D5) che, secondo l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), è sospettata di essere difficile da degradare, tossica e bioaccumulabile, il che significa che può accumularsi negli organismi viventi. Inoltre un’analisi più approfondita ha rivelato che il D5 può essere contaminato dal silossano D4, anch’esso difficile da degradare, si accumula negli organismi ed è classificato come tossico per la riproduzione, poiché è sospettato di ridurre la fertilità. Per questo, infatti, il D4 è vietato nei cosmetici mentre il laboratorio ha confermato la presenza di questa sostanza nella crema Clinique che è stata ulteriormente penalizzata. Inoltre la formula contiene anche Peg e derivati, sostanze che possono aumentare la permeabilità della pelle ai composti estranei. Queste sostanze sono state rilevate anche nella crema Garnier e nella CeraVe Crema Rigenerante per il Contorno Occhi, che si piazza quartultima con un giudizio appena “sufficiente”. Il prodotto Garnier contiene anche il minerale brillante mica, e poiché il produttore non ha fornito alcuna informazione sulla sua origine, non si può escludere lo sfruttamento di lavoro minorile.

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Infine gli esperti di Oko test consigliano di non lasciarsi ingannare dalle confezioni esterne che spesso sono molto grandi, e nascondono prodotti con una quantità inferiore rispetto a quanto ci si può immaginare.

I consigli della dermatologa

La pelle del contorno occhi è molto più sottile e delicata rispetto al resto del viso. A causa della minore presenza di ghiandole sebacee, si disidrata più velocemente, portando alla formazione di rughe da secchezza. Per mantenere l’elasticità e l’idratazione di questa zona sensibile la dermatologa Uta Schlossberger consiglia di applicare la crema nella zona del contorno occhi una volta al giorno, come per il resto del viso, e due volte al giorno dopo i 35 anni. La dermatologa raccomanda di applicare la crema con movimenti leggeri e picchiettanti per avere anche un effetto di drenaggio linfatico, che aiuta a ridurre il gonfiore. Inoltre, questi movimenti favoriscono l’apertura dei piccoli vasi sanguigni, permettendo alla crema di penetrare meglio nella pelle. La dottoressa ribadisce che non è necessario utilizzare una crema specifica per il contorno occhi; una buona crema idratante per il viso è sufficiente, preferibilmente senza profumi né conservanti.