Da quest’anno tutti i prodotti domestici classificati come pericolosi per la salute venduti in Europa devono riportare obbligatoriamente il codice Ufi per permettere il rapido intervento dei Centri antiveleni
A partire dal 1° gennaio 2025, tutti i prodotti domestici classificati come pericolosi per la salute venduti nell’Area Economica Europea (AEE) devono riportare obbligatoriamente un codice Identificativo Unico di Formula (UFI). Questo codice era già richiesto dal 2021 per i nuovi prodotti immessi sul mercato, mentre ora l’obbligo si estende anche a quelli già in commercio prima del 2021.
L’UFI è un codice alfanumerico di 16 cifre che consente di identificare in modo univoco le miscele di prodotti chimici usati come detergenti e agenti pulenti. La sua funzione principale è garantire un rapido riconoscimento del prodotto da parte dei Centri Antiveleni in caso di emergenza. Un’informazione fondamentale per intervenire rapidamente in caso di gravi incidenti di avvelenamento, come spesso accade ai bambini. La presenza del codice UFI sull’etichetta permette ai Centri Antiveleni di fornire indicazioni mediche precise e mirate in base alla composizione del prodotto.
Il codice deve essere riportato sull’etichetta o sulla confezione interna del prodotto e deve iniziare con la sigla “UFI:”. Un’eccezione è prevista per i prodotti utilizzati esclusivamente a fini industriali, per i quali il codice può essere indicato unicamente sulla scheda di sicurezza. Per questi ultimi, l’obbligo di riportare il codice UFI è già in vigore dal 2024 per i nuovi prodotti.
Come funziona il processo di notifica del codice UFI
L’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) ha sviluppato i requisiti tecnici necessari per la creazione e la notifica del codice UFI. Le aziende possono generare il codice utilizzando il generatore di UFI disponibile sul sito web dell’ECHA e trasmetterlo alle autorità competenti insieme alle informazioni relative alla miscela del prodotto e alle sue proprietà, seguendo un formato standardizzato a livello europeo chiamato PCN (Poison Centres Notification).
La notifica in formato PCN consente una gestione uniforme delle informazioni sui prodotti chimici pericolosi in tutta Europa, garantendo che i dati siano disponibili ai Centri Antiveleni dei vari Stati membri in caso di necessità. Questo sistema armonizzato rappresenta un passo importante per migliorare la sicurezza dei consumatori e ridurre il rischio di incidenti legati a sostanze chimiche pericolose.
Una protezione più efficace
L’introduzione obbligatoria del codice UFI ha un duplice obiettivo: da un lato, aumentare la sicurezza dei consumatori attraverso una chiara identificazione dei prodotti chimici, dall’altro, facilitare l’intervento tempestivo dei Centri Antiveleni in situazioni di emergenza. La standardizzazione del sistema in tutta l’Unione Europea garantisce inoltre una maggiore uniformità nella gestione delle emergenze chimiche a livello internazionale.
Grazie a questa misura, si prevede di ridurre significativamente i rischi legati all’uso improprio o accidentale di prodotti chimici domestici e industriali, offrendo ai consumatori una protezione più efficace e garantendo un accesso rapido alle informazioni cruciali per la gestione delle emergenze.