Francia, migliaia di segnalazioni sui guasti prematuri al motore PureTech delle auto Stellantis

stellantis peugeot

Il problema dei motori a benzina PureTech prodotti da Stellantis, che si rompono prematuramente, continua a causare disagi agli utenti in Francia. Nonostante un recente incendio su una vettura e le crescenti lamentele da tutta Europa, Stellantis cerca di prendere tempo

Il problema dei motori a benzina PureTech prodotti da Stellantis, che si rompono prematuramente, continua a causare disagi agli utenti in Francia. Nonostante un recente incendio su una vettura e le crescenti lamentele da tutta Europa, Stellantis cerca di prendere tempo.

La storia di Salima

A raccontarlo è il portale dei consumatori francesi Que Choisir, che racconta l’ultimo episodio, accaduto a Salima, proprietaria di una Peugeot 308 PureTech 1.2L da 130 cavalli acquistata usata nel 2020 con 60mila km. Fino alla fine del 2022 tutto è filato liscio, poi l’auto ha iniziato a richiedere olio con crescente frequenza. Nel 2023 il consumo di olio è aumentato considerevolmente, e a gennaio 2024 sono comparsi sobbalzi e difficoltà in accelerazione. Stellantis ha consigliato di cambiare la cinghia di distribuzione, molto usurata, per cui Salima ha pagato 600 euro. L’auto è tornata a funzionare, ma i problemi sono ricomparsi all’inizio di ottobre 2024, con una nuova necessità di aggiungere olio. L’auto ha preso fuoco durante un viaggio, con fumo anche nell’abitacolo e una piccola fiamma vicino al catalizzatore. Secondo Stellantis, la causa è stata una perdita di liquido di raffreddamento, ma il video a cui fa riferimento Que Choisir mostra olio diffuso in tutto il vano motore. Salima ora spera in un rimborso, che però Stellantis non sembra intenzionata a concedere.

Migliaia di casi

“La storia della Peugeot 308 di Salima – scrive il portale francese – non è però un caso isolato. Il suo motore a benzina Puretech da 1,2 litri, presente anche su Citroën e Opel, è infatti famigerato per il consumo eccessivo di olio e i suoi ripetuti guasti”. Secondo l’avvocato Christophe Lèguevaques, che ha deciso di portare il caso in tribunale, sono ormai 5mila i francesi e altri 3mila in lista d’attesa che hanno deciso di aderire alla procedura collettiva. Ad oggi sono 42.900 quelli registrati sulla pagina Facebook dedicata alle preoccupazioni del motore Puretech, “Signalconso” la pagina web dedicata ai problemi dei consumatori creata da Fraud Repression, precisa di aver registrato “546 segnalazioni riguardanti difetti di affidabilità del motore Puretech” da dicembre 2020.

Stellantis prende tempo

Il 25 ottobre, Stellantis avrebbe dovuto fare un’offerta per risolvere la questione ed evitare una lunga battaglia legale, ma ha richiesto più tempo per elaborare una proposta di risarcimento, secondo l’avvocato Lèguevaques. Questa dilazione sembra una strategia per guadagnare tempo. L’unico passo avanti è stato l’ammissione da parte di Stellantis di una “predisposizione a un’usura prematura della cinghia di distribuzione” nei motori PureTech prodotti prima di giugno 2022. Tuttavia, il gruppo continua a chiedere documenti aggiuntivi ai clienti per verificare le loro richieste, ostacolando le pratiche di risarcimento. Stellantis non ha rivelato la percentuale di motori interessati da questi problemi.

 

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