Pubbliredazionale a cura di Nutragenix
Gli spray sublinguali non transitano dallo stomaco ma passano dalla bocca al sistema sanguigno. Questo tipo di somministrazione non solo potenzia l’assorbimento, ma risulta risolutivo per tutti quei pazienti che hanno patologie autoimmuni
Lo chiediamo al Dr. Matteo Bompani, Biologo Nutrizionista Amministratore unico di NutraGenix
Come mai la scelta di utilizzare integratori in formato spray sublinguale?
Il concetto della biodisponibilità e della facile bio-accessibilità al principio attivo è importantissimo.
Per anni abbiamo sentito dire che noi siamo ciò che mangiamo; nulla di più falso.
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Noi siamo ciò che assimiliamo!
Ogni volta che assumiamo un integratore in un formato tradizionale come capsule o compresse, durante il processo digestivo all’interno del tratto gastro digerente il nostro fegato andrà a rapire o sequestrare oltre il 65% del principio attivo.
Questa perdita di sostanze si definisce degradazione.
Il restante 35% dei principi dovrebbe teoricamente essere assorbito a livello intestinale.
Questa cosa però non sempre accade, considerando che la maggior parte della popolazione è in disbiosi. (Per disbiosi si intende lo squilibrio del microbiota indotto da farmaci, da forti periodi di stress e da un’alimentazione scorretta). In queste situazioni si ipotizza che le sostanze non vengano completamente assorbite, e che solo una minima parte riesca ad essere veicolato nella circolazione sistemica.
Gli spray sublinguali non transitano dallo stomaco ma passano dalla bocca al sistema sanguigno. Parlando della conformazione anatomica della nostra bocca ed in particolar modo della zona sotto la lingua, ci basti sapere che siamo dotati di un sistema di vasi sanguigni e capillari che raggiungono la vena cava superiore garantendo una rapida e maggior assimilazione del principio, al punto da rendere questo tipo di somministrazione quasi paragonabile a un’iniezione intramuscolare, capace di garantire un elevato assorbimento e un’ottimale distribuzione delle sostanze a livello sistemico.
Questo tipo di somministrazione non solo potenzia vertiginosamente l’assorbimento, ma risulta risolutivo per tutti quei pazienti che hanno patologie autoimmuni come ad esempio il morbo di Chron, la sindrome del colon irritabile, ipersensibilità alla cellulosa vegetale (di cui spesso sono rivestite le capsule o le compresse dei più comuni integratori).
Quali sostanze possono essere assunte in questo modo?
Principalmente tutte le vitamine, che saranno assorbite con maggior facilità. In particolar modo quelle con maggior difficoltà di assorbimento, come le vitamine del gruppo B, la D e la K.
Nel caso della Vitamina B12 la somministrazione sublinguale consente la sopravvivenza del principio in quegli individui che fanno ampio uso di antiacidi PPI (inibitori di pompa protonica).
Fra gli antiossidanti sicuramente il Glutatione, che essendo PH sensibile, non sopravvive all’acidità gastrica. Al contrario è capace di sopravvivere a livello del PH della mucosa buccale.
Per i minerali non è necessario questo tipo di veicolazione, in quanto il primo tratto del tenue (Duodeno) è altamente performante nell’assorbimento dei minerali (calcio e fosforo principalmente).
Infine la melatonina, che per via sublinguale riesce ad essere assorbita con maggior rapidità.
La somministrazione sublinguale è facile da utilizzare, si usa in qualsiasi momento della giornata indipendentemente dai pasti, ha un’ottima palatabilità, non è dolorosa e garantisce il raggiungimento del principio attivo nel sangue con estrema velocità.
Nutragenix produce nei formati spray solo quelle sostanze che, grazie ai vantaggi della somministrazione subliguale unitamente alle formulazioni micellari e liposomiali altamente stabili, garantiscono un elevato assorbimento.