“Dopo cinque anni di leasing volevano 1.200 euro per un micro foro nel sedile dell’auto”

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La storia di Marco, un nostro lettore da Roma, che dopo aver speso 18mila euro per una 500 Fiat in leasing si è visto richiedere 1.200 euro per un foro da un millimetro nel sedile. Fortunatamente, con l’assistenza di Konsumer Italia, ha vinto il “diritto all’usura”.

La storia di Marco, un nostro lettore da Roma, che dopo aver speso 18mila euro per una 500 Fiat in leasing si è visto richiedere 1200 euro per un foro da un millimetro nel sedile. Fortunatamente, con l’assistenza di Konsumer Italia, ha vinto il “diritto all’usura”.

Il leasing

Andiamo con ordine. Marco ci racconta com’è iniziato tutto: “Ho avviato questo leasing per una 500 Fiat con una rata iniziale di 1800 euro seguita da rate mensili da 270 euro. Nelle rate era inclusa l’assicurazione Kasko, che copre i danni accidentali. Inizialmente il leasing era per 4 anni. Allo scadere del 4 ho chiesto se era possibile prolungare per un quinto anno e mi è stato risposto di sì. Complessivamente ho pagato 18mila euro. Alla fine del quinto anno – continua Marco – sono andato a riconsegnare l’auto”.

L’incubo inizia al controllo finale

E qui iniziano i problemi. Viene fatto in controllo sulla condizione dell’auto. “Non però dai dipendenti della società di leasing, ma da una società terza specializzata in questo tipo di valutazioni, e immagino incentivata dal tipo di accordo a trovare più ‘incongruenze’ possibili”. In effetti, quanto temuto avviene: “Mi viene contestato che una delle alette della bocchetta dell’aria condizionata sul cruscotto, probabilmente perché sganciatasi nel tempo internamente, non segue le altre con il movimento. Dei graffi appena percepibili sui cerchioni, probabilmente dovuti semplicemente ai lavaggi, e soprattutto un foro di 1 millimetro di diametro in una parte del sedile di dietro per altro incastrata sulla fiancata, e dunque nemmeno visibile a un’occhiata non molto attenta”.

1200 euro richiesti per “incuria”

La società chiede 1200 euro per il danno. Marco va su tutte le furie: “Contesto la richiesta e non pago. Per giustificarla loro la considerano ‘incuria’, ma quella è la normale usura di un’auto che ho usato per ben 5 anni.”

Konsumer: non è un’auto nuova, non si può trattarla così

A quel punto, per tre anni, Marco viene tormentato da avvocati per conto della società di riscossione credito, con una cifra che inclusi gli interessi è nel frattempo lievitata a 1.400 euro. Decide di affidarsi alla consulenza legale di Konsumer Italia, il cui presidente, Fabrizio Premuti, spiega al Salvagente: “Ovviamente la richiesta della società era assurda. Non è possibile chiedere una cifra del genere come se l’auto fosse nuova. Dopo 5 anni bisogna calibrare anche il valore della riparazione a quello attuale dell’auto. Oltretutto loro non chiedevano il corrispettivo per una riparazione ma per l’intera sostituzione del sedile”. Come si esce da due posizioni così diverse?

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La proposta dopo una nuova perizia e l’accordo

“Semplice – spiega Premuti – abbiamo fatto fare una perizia a un professionista accreditato che ha stabilito che per tutto avremmo dovuto pagare non più di 600 euro. È la proposta che abbiamo fatto: vi diamo questi e stralciamo qualsiasi altra richiesta, se no andiamo in causa. Si sono accontentati, e ci mancherebbe altro”.