L’Arera, l’Autorità per l’Energia, ha deciso che la Placet per i non vulnerabili (passati al mercato libero) sarà in vigore per tutto il prossimo anno. Federconsumatori: “È più vantaggiosa rispetto a una qualsiasi offerta sul libero mercato”
L’Arera, l’Autorità per l’Energia, con la delibera 309/2024, ha confermato che, per i clienti gas non vulnerabili, l’offerta Placet resterà in vigore almeno fino a dicembre 2025. Secondo le disposizioni, spiega in una nota la Federconsumatori, entro il 30 settembre 2024, il venditore di gas dovrà comunicare ai clienti domestici non vulnerabili e ai condomini uso domestico titolari delle offerte Placet in deroga il rinnovo a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025.
Solo nel caso in cui venga proposto un rinnovo dell’offerta Placet in deroga alle medesime condizioni economiche vigenti fino al 31 dicembre 2024, il venditore potrà allegare la comunicazione alla prima bolletta utile, altrimenti dovrà disporre un invio separato, nel quale illustrerà i contenuti e gli effetti della variazione proposta. “Vigileremo – avverte Federconsumatori – sulla correttezza delle comunicazioni che, in altre occasioni, sono state a dir poco carenti”.
Ricordiamo che, mentre nell’offerta Placet ordinaria il prezzo è determinato liberamente dal venditore del mercato libero, sia per la quota energia che per la quota fissa di commercializzazione, per la componente fissa e per quella variabile, nell’offerta Placet in deroga solo la quota fissa annuale è determinata dal venditore: il restante quindi è sottoposto a regolamentazione trimestrale da parte dell’Authority.
“Accogliamo positivamente la decisione dell’Autorità di prorogare l’offerta Placet in deroga – aggiunge l’associazione – sulla quale abbiamo già espresso parere favorevole in sede di consultazione: si tratta, infatti, dell’offerta più vantaggiosa in termini di prezzo rispetto a una qualsiasi offerta sul libero mercato”.
“L’abolizione del mercato tutelato – si legge ancora nella nota – e il via libera incondizionato al mercato libero avrebbe dovuto garantire, secondo le promesse, una maggiore concorrenza. Ad oggi, in realtà, emerge solo che sono stati liberalizzati i rincari e gli abusi da parte delle compagnie. Questo atto, quindi, appare come il minimo, dovuto, tentativo di porre rimedio a una liberalizzazione mal concepita e mal realizzata, in assenza anche di una campagna di informazione ai cittadini che si sono trovati in balìa dei soprusi e delle false informazioni”.
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