Decine di vittime e oltre cento ricoverati a causa degli integratori alimentari anticolestorolo prodotti dalla nipponica Kobayashi Pharmaceutical. Sotto accusa l’eccesso di citrinina una micotossina nefrotossica. Dal 2020 la Ue ha abbassato il limite massimo di questa sostanza proprio perché può rappresentare una minaccia alla salute
In Giappone 81 persone sarebbero morte per aver assunto gli integratori alimentari anticolesterolo a base di riso rosso fermentato della Kobayashi Pharmaceutical. La società giapponese, che ha ritirato dal mercato almeno tre tipologie di integratori su ordine del ministero della Salute nipponico, ha comunicato che sta esaminando i casi di altri 76 decessi probabilmente legati al consumo degli integratori, dopo che, ad aprile, aveva già segnalato cinque morti causate dai potenziali effetti collaterali.
Da parte sua la Kobayashi Pharmaceutical, con sede a Osaka ha registrato circa 12.000 casi di utenti che lamentavano problemi di salute, ha affermato durante una conferenza stampa venerdì 28 giugno. Sarebbero invece 114 i ricoverati tra i 40 e gli 80 anni, a causa degli integratori alimentari finiti nel mirino delle autorità.
Sotto accusa una micotossina nefrotossica la citrinina che si sviluppa a seguito della fermentazione del riso rosso. In Europa per legge questa sostanza non può superare i 100 microgrammi per chilo. Fino all’aprile 2020 il limite era molto più
alto – 2.000 mcg/kg – ma a seguito della rivalutazione del suo livello di rischio per la salute umana, la soglia tollerata nei cibi e negli integratori è stata fortemente abbassata con il Regolamento Ue 1901/19.
Nel maggio 2022 un test del Salvagente analizzò, presso i laboratori della Federico II di Napoli 15 campioni di integratori anticolesterolo a base di riso rosso fermentato e la citrinina fortunatamente è risultata sempre inferiore al limite di rilevazione, quindi assente.
Come ci spiegò allora il nostro compianto professor Alberto Ritieni che aveva condotto le analisi “Citrinina e monacolina hanno effetti contrapposti sul nostro organismo ma sono entrambe ‘figlie’ di un fungo che fermenta sul riso rosso:
il genere Monascus. Dai risultati ottenuti possiamo dire che negli integratori testati questa muffa ha prodotto solo la parte ‘buona’ ovvero la monacolina e non anche quella ‘cattiva’, ovvero la citrinina. I campioni analizzati, dunque, offrono un ottimo livello di sicurezza”.
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